Arriva la richiesta di Filippo Turetta: ma il legale ha preso la sua decisione

Arriva la richiesta di Filippo Turetta: ma il legale ha preso la sua decisione

Massima sorveglianza per Filippo Turetta appena arrivato dalla Germania, il killer di Giulia Cecchettin affronta la prima notte in carcere.

Filippo Turetta, l’indiziato numero uno per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha affrontato la sua prima notte nel carcere italiano sotto una stretta sorveglianza. Classificato come detenuto “a grande sorveglianza”, Turetta è costantemente monitorato per prevenire rischi di autolesionismo o violenze da parte di altri detenuti. Inizialmente, è stato collocato in un’area isolata per un periodo di tre giorni, condividendo la cella con un altro recluso per reati gravi. La sua situazione potrebbe evolvere con un eventuale trasferimento in un reparto protetto. Dove si trovano detenuti che necessitano di una separazione dagli altri per motivi di sicurezza.

Giulia Cecchettin foto

Situazione legale: il punto della difesa

L’avvocato Giovanni Caruso, dopo un colloquio con Turetta, ha evidenziato lo stato di disorientamento del suo assistito, pur riconoscendo una condizione di salute accettabile. Turetta non ha fornito dichiarazioni significative riguardo alle accuse, e il suo avvocato attende l’accesso al fascicolo processuale per preparare adeguatamente la difesa. Nel frattempo, Turetta è stato sottoposto a controlli medici e psichiatrici per valutare il rischio di autolesionismo, risultando in condizioni di salute generalmente accettabili, benché profondamente provato. Approvata inoltre la richiesta di vedere i genitori.

Il cambio nella difesa legale di Turetta

Un cambiamento significativo si è verificato nel team di difesa di Turetta: l’avvocato Emanuele Compagna ha lasciato il suo incarico. Compagna ha chiarito che la sua decisione non è legata alle recenti polemiche, ma alla possibilità per Turetta di nominare difensori di fiducia. Ha espresso vicinanza umana alle famiglie coinvolte, rimarcando che fin dall’inizio aveva suggerito la nomina di un difensore di fiducia.

La situazione di Filippo Turetta in carcere rimane complessa e delicata. Tra massima sorveglianza e necessità di protezione sia da sé stesso che dagli altri detenuti, la sua permanenza in carcere si configura come una sfida per il sistema penitenziario italiano. La sua difesa, ora in fase di riorganizzazione, dovrà affrontare non solo gli aspetti legali, ma anche quelli relativi alla sua salute mentale e al suo benessere generale durante la detenzione. Nel frattempo, la comunità e le famiglie colpite continuano a cercare risposte e giustizia in un caso che ha toccato profondamente l’opinione pubblica per l’omicidio di Giulia Cecchettin.

Argomenti