La dura richiesta di Trump a Israele: “Colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi”

La dura richiesta di Trump a Israele: “Colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi”

Donald Trump invita Israele a colpire i siti nucleari iraniani, mentre un leader del braccio armato di Hamas è stato ucciso in un raid.

Durante un comizio in North Carolina, Donald Trump ha dichiarato che Israele dovrebbe agire con decisione contro l’Iran. “La risposta doveva essere: colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi”, ha affermato il candidato repubblicano, riferendosi alla necessità di attaccare i siti nucleari iraniani. Trump ha espresso critiche alla linea cauta adottata dal presidente americano Joe Biden, che si è opposto a un attacco diretto contro gli impianti nucleari iraniani e ha frenato anche sulla possibilità di colpire i giacimenti petroliferi. “Se lo faranno, lo faranno. Scopriremo quali sono i piani”, ha aggiunto Trump, lasciando intendere che la decisione finale spetti a Israele.

Donald Trump

Oltre la richiesta di Trump, nuovi raid e tensioni al confine con il Libano

Nel frattempo, la situazione in Medio Oriente si fa sempre più tesa. Israele ha lanciato nuovi raid aerei in Libano, con Hezbollah che ha confermato scontri con le forze israeliane al confine. I raid sono parte della campagna militare di Israele, in risposta agli attacchi lanciati da Hezbollah e Hamas. Le tensioni si sono intensificate dopo l’attacco di ottobre, che il leader iraniano Ali Khamenei ha definito legittimo, esortando i musulmani a unirsi per eliminare Israele.

Israele non ha escluso l’ipotesi di colpire l’Iran, come suggerito da Trump, anche se l’amministrazione Biden continua a frenare su azioni dirette contro le infrastrutture strategiche iraniane. Le parole di Trump, però, sottolineano le divisioni tra la linea dura del candidato repubblicano e l’approccio più diplomatico di Biden.

Ucciso un leader delle Brigate al-Qassam di Hamas

In un attacco israeliano in Libano, è stato ucciso Sayyed Attaullah Ali, uno dei leader delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas. L’attacco ha colpito la sua abitazione nel campo profughi di Dawi, a Tripoli, uccidendo anche tre membri della sua famiglia. Lo ha reso noto lo stesso movimento palestinese, confermando la morte tramite un comunicato diffuso su Telegram. Questa azione rappresenta un ulteriore colpo alla leadership di Hamas, che sta subendo pesanti perdite a causa delle offensive israeliane.

L’omicidio di Ali potrebbe innescare nuove reazioni da parte di Hamas, mentre Israele continua a intensificare le operazioni contro le figure chiave del gruppo, ritenute responsabili degli attacchi contro lo Stato ebraico. Le tensioni nella regione rimangono alte, con il rischio di una nuova escalation di violenza tra Israele, Hamas e Hezbollah.

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