Riforma accise carburanti: equiparazione tasse diesel e benzina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Riforma accise carburanti: equiparazione tasse diesel e benzina, ecco quando

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Dal 2025, l’Italia avvierà una riforma delle accise sui carburanti per allineare le tasse su diesel e benzina entro cinque anni.

In Italia, il costo dei carburanti è influenzato significativamente dalle accise, imposte indirette applicate su prodotti specifici come benzina e diesel. Queste tasse rappresentano una componente fondamentale del prezzo finale al consumatore e sono state storicamente differenziate tra i due tipi di carburante. Attualmente, l’accisa sulla benzina è fissata a 0,7284 euro al litro, mentre quella sul diesel è di 0,6174 euro al litro, creando una differenza di 0,111 euro a favore del gasolio.

pompa benzinaio carburante
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Le pressioni dell’Unione Europea per la sostenibilità ambientale

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha intensificato gli sforzi per promuovere la sostenibilità ambientale, sollecitando gli Stati membri a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi. In questo contesto, l’Italia è stata invitata a rivedere la tassazione sui carburanti, in particolare per quanto riguarda il diesel, considerato più inquinante rispetto alla benzina. L’obiettivo è disincentivare l’uso di combustibili fossili più nocivi per l’ambiente, allineando la politica fiscale agli impegni climatici assunti a livello internazionale.

Il piano di riforma delle accise: tempistiche e modalità

In risposta a queste sollecitazioni, il governo italiano ha elaborato un piano di riforma delle accise sui carburanti, che sarà attuato a partire dal 2025 e si svilupperà nell’arco di cinque anni. La strategia prevede un aumento graduale dell’accisa sul diesel e una contestuale riduzione su quella della benzina, con incrementi e decrementi annuali compresi tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro. Questo processo porterà, al termine del quinquennio, a una parità fiscale tra i due carburanti, eliminando la disparità attuale.

I maggiori introiti derivanti dall’aumento dell’accisa sul diesel saranno destinati al trasporto pubblico locale. Si prevede che il gettito aggiuntivo sarà di circa 100 milioni di euro nel primo anno, 200 milioni nel secondo e fino a 500 milioni entro il quinto anno. Questi fondi saranno utilizzati per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi di trasporto pubblico, incentivando una mobilità più sostenibile e riducendo la dipendenza dai mezzi privati alimentati da carburanti fossili.

La riforma delle accise rappresenta un passo significativo verso la transizione ecologica e l’adeguamento alle normative europee in materia ambientale. Allineando la tassazione su diesel e benzina, l’Italia mira a ridurre l’uso di combustibili più inquinanti, promuovendo al contempo il miglioramento del trasporto pubblico locale. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare attentamente l’impatto di queste misure sui consumatori e sui settori economici coinvolti, assicurando che la transizione verso una mobilità sostenibile sia equa e inclusiva per tutti.

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ultimo aggiornamento: 13 Marzo 2025 13:02

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