Riforma legge elettorale, ad oggi il Germanicum consegnerebbe la maggioranza assoluta al Centrodestra trainato dalla Lega di Matteo Salvini.
Resta in primo piano la riforma della legge elettorale. La consulta ha bocciato la richiesta di referendum avanzata dalla Lega, che si era mossa verso un sistema maggioritario puro. Dopo lo stop alla proposta leghista la strada è segnata e porta verso il Germanicum ideato dalla maggioranza di governo. Ma con una curiosità: la riforma, allo stato attuale delle cose, consegnerebbe la maggioranza assoluta al Centrodestra.
Come funziona il Germanicum
Partiamo dalle basi: come funziona il Germanicum. Con la riforma proposta dalla maggioranza i seggi di Camera e Senato sarebbero assegnati tutti in maniera proporzionale. Farebbero eccezione solo i seggi riservati all’estero e alla Valle d’Aosta. La seconda grande novità è lo sbarramento al 5% (ma con un diritto di tribuna per gli schieramenti minori).
Germanicum, con la riforma della legge elettorale voluta dal Governo il Centrodestra avrebbe la maggioranza assoluta
Partendo dalle regole del Germanicum e prendendo in considerazione i sondaggi di YouTrend dello scorso 19 dicembre, il Corriere della Sera ha elaborato una simulazione della formazione di Camera e Senato. Simulazione che tiene in conto anche il taglio dei parlamentari, partendo dal presupposto che il provvedimento voluto dal M5s possa passare indenne la prova del referendum.
La situazione alla Camera dei deputati
Alla Camera, secondo le simulazioni, la Lega porterebbe a casa 143 seggi, che sommati a quelli che prenderebbero Fratelli d’Italia (49) e Forza Italia (30) salirebbero a quota 222. Niente male se si considera che il Partito democratico prenderebbe 86 seggi e il Movimento 5 Stelle 76. Italia Viva di Renzi avrebbe una presenza simbolica.
La situazione al Senato
Anche a Palazzo Madama, dove storicamente i governi soffrono, il Centrodestra unito avrebbe una maggioranza schiacciante. Lega, Fdi e Fi conterebbero su 195 seggi circa contro gli ottanta circa dell’attuale coalizione di governo.
Ma tutto può cambiare
Va detto che la simulazione del CorSera è simbolica. Regala diversi spunti di riflessione interessanti ma non rispecchia fedelmente quella che sarebbe la realtà dei fatti. Innanzitutto i sondaggi sono in continuo aggiornamento. Le intenzioni di voto variano anche sensibilmente nel corso del tempo e non sempre rispecchiano il risultato effettivo delle elezioni.
Inoltre non tiene conto dell’aspetto dinamico della politica. Il referendum sul taglio dei parlamentari e la riforma delle legge elettorale potrebbero rompere le alleanze attualmente in essere e farne nascere di nuove. A quel punto si dovrebbero mischiare e assegnare di nuovo le carte.