Rigassificatori in mare, l’Italia punta all’indipendenza

Rigassificatori in mare, l’Italia punta all’indipendenza

Indipendenza dal gas russo, quando verranno costruiti i rigassificatori in Italia? Ecco i progetti i corso.

Sono due i nuovi impianti che verranno a breve costruiti in Italia. Lo ha annunciato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Si tratta di navi metaniere, la cui installazione dovrebbe essere ultimata entro la fine dell’anno 2023. Saranno situate a Ravenna e a Piombino ed andranno a sommarsi agli impianti già esistenti a Rovigo, Livorno e La spezia. Inoltre sono già iniziati i lavori per la ostruzione dei rigassificatori nel Sud Italia e le sue isole.

Lo scopo della costruzione dei rigassificatori è quello di ottenere l’indipendenza dalla Russia per quanto riguarda la produzione del gas. I vari impianti saranno ultimati “nella metà del 2024”, stando alle dichiarazioni ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Il lasso di tempo è necessario per stabilire gli effetti delle norme sui rigassificatori inserite nel decreto Aiuti.

Cosa sono i rigassificatori

I rigassificatori sono degli impianti che riportano il gas dallo stato liquido a quello gassoso per il consumo finale. Di quelli progettati, uno sarà ultimato a inizio 2023, mentre l’altro alla fine del medesimo anno. Si tratta di due navi metaniere, Fsru, Floating Storage e Regasification Unit.

Inoltre, si riuscirà a “rimpiazzare i 29 miliardi di metri cubi di gas che al momento sono importati dalla Russia”, spiega il ministro. E continua: “serve un commissario e una procedura rapida”. A gestire l’operazione saranno per Ravenna il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Per Piombino sarà il toscano Eugenio Giani.

In Sicilia è stato appena sbloccato “un investimento che era purtroppo stato messo in naftalina sette anni fa da parte dei governi precedenti”, ha dichiarato l’amministratore delegato del gruppo Enel, in riferimento alla prossima costruzione di un altro impianto oltre quelli previsti.

Porto Empedocle dovrebbe prevedere l’istituzione di “un terminale di rigassificazione” che consentirà alla Sicilia di “ricevere navi gasiere” e di dare “flessibilità di fornitura di gas”, dice Starace. Anche la Sardegna sarà coinvolta in questo progetto di costruzione. Lo scorso 31 marzo il premier Mario Draghi ha firmato il Dpcm “Sardegna”, dove si prevede di portare due navi metaniere e un impianto di rigassificazione.