Rimborsi Fisco per il 2018. Cosa cambia nell’anno avvenire e cosa conoscere sul tema.
Rimborsi Fisco cosa cambia a partire dal 2018
Le nuove normative relative ai rimborsi fisco andranno a toccare l’astruso tema della semplificazione e dell’efficienza dei procedimenti.
In sostanza la proposta prevede a partire dal 2018 una drastica riduzione dei tempi a favore del soggetto contribuente che necessita di recuperare somme di denaro tramite i rimborsi fisco e che la Legge gli garantisce.
Questo taglio dei tempi per i rimborsi dell’Iva e anche di innumerevoli altre imposte a favore dei contribuenti che ne hanno diritto, subirà uno snellimento della procedura che va ricordato risulta essere in vigore dal 1999.
La ratio di tale cambiamento è quella di favorire l’affidamento dei pagamenti direttamente all’agenzia delle Entrate, con la conseguente semplificazione che promette di ridurre di 30-40 giorni i tempi relativi all’erogazione del rimborso portandoli in maniera strutturale nei termini di massimo due mesi.
La Proposta del Governo
Questa proposta prevede un emendamento alla manovra correttiva in discussione alla Camera.
La questione della riduzione dei tempi e relativa all’affidamento di tale incarico all’Agenzia delle Entrate, tocca un punto sempre molto richiesto da coloro che necessitano (avendone le caratteristiche) di un rimborso da parte del Fisco.
Le domande sui rimborsi IVA ad esempio sono gestiste trimestralmente oggi, mentre se passasse tale normativa e proposta, verrebbero gestite mensilmente così da consentire un monitoraggio più stretto e certamente l’avanzamento di tempi ridotti per i rimborsi.
Rimborsi Fisco: l’IVA
Si parla sempre di IVA perché questa è il cuore della richiesta di rimborso. Connessa allo strumento dello Split Payment, l’IVA è parte integrante della scissione contabile che conduce la Pubblica amministrazione, e ben presto anche le società pubbliche, a pagare ai relativi fornitori fatture al netto dell’imposta in oggetto, e questa poi viene girata direttamente all’Erario per evitare i meccanismi di evasione.
E’ stata tale procedura ad aver portato ad un recupero nelle casse del Fisco pari a una riduzione da 3,5 miliardi del tax gap Iva, ma al contempo ha sottratto liquidità alle imprese fornitrici rendendo ancora più rilevante il discorso sui rimborsi spettanti per Legge e come da richiesta dell’Unione Europea.