Rimborso IMU, arriva la sentenza sugli arretrati: adesso non ci sono più dubbi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Rimborso IMU, arriva la sentenza sugli arretrati: adesso non ci sono più dubbi

Tasse IMU Casa

La Corte Costituzionale ha stabilito l’esenzione retroattiva dell’IMU per gli immobili occupati abusivamente.

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha rivoluzionato il panorama tributario italiano, dando diritto al rimborso IMU anche per gli anni passati in caso di occupazione abusiva dell’immobile. Il provvedimento nasce dalla sentenza n. 60/2024, che ha dichiarato incostituzionale l’obbligo di pagare l’imposta municipale unica anche quando il proprietario non può disporre materialmente del proprio bene.

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Svolta storica: IMU non dovuta se l’immobile è occupato abusivamente

La Corte ha stabilito che la sola titolarità formale dell’immobile non basta per giustificare la tassazione, se manca la concreta disponibilità del bene. Si tratta di un principio fondamentale, che tutela la capacità contributiva reale e non presunta. La decisione deriva da un caso concreto: una cittadina aveva denunciato l’occupazione illecita del proprio terreno da parte di due soggetti, ma il Comune continuava a richiederle l’IMU, ignorando la sua impossibilità di utilizzo.

Rimborso IMU anche per il passato: ecco quando spetta

L’aspetto più dirompente della sentenza è la sua retroattività, in virtù del principio “ex tunc”. In pratica, la norma dichiarata incostituzionale si considera mai esistita, quindi il diritto all’esenzione IMU vale anche per gli anni passati. I proprietari che hanno subito un’occupazione illecita e hanno denunciato il fatto tempestivamente alle autorità possono ora chiedere il rimborso delle somme versate.

È però fondamentale aver attivato la tutela giudiziaria contro l’occupazione e poter dimostrare l’impossibilità effettiva di utilizzo dell’immobile. La giurisprudenza ha chiarito che non basta la proprietà sulla carta: conta se l’immobile era effettivamente disponibile o meno.

Per ottenere il rimborso, è necessario rivolgersi alle Corti di Giustizia Tributaria, che sono competenti in materia di controversie fiscali. Il ricorso può essere presentato in primo grado, con eventuale appello in secondo grado.

Questa pronuncia apre una possibilità importante per molti proprietari penalizzati in passato e rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti fiscali dei cittadini.

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ultimo aggiornamento: 23 Luglio 2025 10:05

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