Omicidio Pierina Paganelli a Rimini: possibile svolta per Dassilva
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Rimini, delitto di Pierina: giorni decisivi per Dassilva, la richiesta della difesa

Pierina Paganelli

L’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli entra in una fase cruciale: tra udienze e nuove prove, ecco cosa punta la difesa di Dassilva.

L’omicidio di Pierina Paganelli continua a essere al centro dell’attenzione, con un mese di febbraio che potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti dell’unico indagato, Louis Dassilva. Ora arrivano le richieste e perizie decisive per tentare di arrivare alla chiusura del cerchio di un caso davvero complicato.

Una donna in carcere con un anello

Un caso ancora aperto, tra perizie e nuovi elementi del delitto Pierina Paganelli

Le udienze davanti al giudice per le indagini preliminari sono già state fissate, e riguarderanno l’acquisizione di elementi chiave come le analisi del DNA, le perizie su tablet, orologi e computer sequestrati e, soprattutto, il confronto con le immagini della famigerata cam3, la telecamera della farmacia di via Del Ciclamino.

Proprio questa telecamera avrebbe ripreso la figura dell’assassino la sera del 3 ottobre 2023, alle 22:17, mentre si dirigeva verso il condominio di Pierina. Gli inquirenti considerano questo filmato una prova fondamentale, ma la difesa ha sollevato più di una perplessità sulla sua interpretazione.

Oltre a questo, si attendono le motivazioni della Cassazione, che ha recentemente annullato – con rinvio – l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Rimini. Questo passaggio potrebbe cambiare radicalmente la posizione di Dassilva nel processo.

La difesa contesta le prove

Gli avvocati dell’indagato hanno più volte sottolineato che alcuni documenti fondamentali non sarebbero stati allegati alla richiesta di custodia cautelare. Tra questi, i video delle telecamere di sicurezza relativi ai 18 giorni precedenti l’omicidio, nei quali si vedrebbe un altro condomino, Emanuele Neri, passare più volte nella zona, somigliando alla figura immortalata dalla cam3 la sera del delitto.

Inoltre, mancherebbero i file audio dei messaggi vocali presenti sul telefono di Dassilva. Che secondo la difesa dimostrerebbero che l’uomo si trovava sul balcone di casa poco prima che Pierina rientrasse. Questo elemento sarebbe in contrasto con la ricostruzione degli investigatori, secondo cui Dassilva avrebbe visto la vittima in quel momento e deciso di agire.

A tutto questo si aggiunge l’assenza dei video dell’esperimento giudiziario condotto con figuranti di diverse etnie. Volto a verificare la somiglianza con la sagoma ripresa dalla telecamera.

Queste lacune, secondo la difesa, potrebbero portare alla revoca della custodia cautelare. Il Tribunale della Libertà dovrà ora decidere se l’ordinanza sia ancora valida. Se venisse annullata, Dassilva potrebbe affrontare il processo da uomo libero. Come riportato da corriereromagna.it

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ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2025 14:14

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