I segni dell’inflazione si fanno notare. Nel 2023 avremo rincari su tutto dalla benzina al cibo alle autostrade.
Il 2023 sarà un anno difficile dal punto di vista economico. Nonostante le misure intraprese dal governo contro il caro energia, l’inflazione si farà sentire con un aumento in media di circa 2435 euro a famiglia di rincari. Questo aumento non tiene conto però di un possibile aumento delle bollette sia della luce che del gas che dipenderà dal mercato e dalle misure stabilite dall’Ue e dal governo.
La stima dei rincari per il nuovo anno arriva dal Codacons. Oltre alle conseguenze dell’inflazione, gli esperti sono sicuri che gli effetti della crisi energetica perdureranno anche nel corso del 2023. Ma i rincari si faranno sentire soprattutto sui prodotti alimentari ma anche sui servizi telefonici così come le rate dei mutui destinate a subire rialzi per effetto dell’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Bce per chi ha un mutuo a tasso variabile. Si tratta di un aumento di circa 1260 euro.
Carburanti, pedaggi e trasporti
Nella vita quotidiana peseranno anche i rincari dei pedaggi autostradali e dei carburanti. Un aumento delle spese per gli alimenti di circa 500euro. Stesso aumento anche per spostarsi, per il rincaro dei trasporti così come per lo stop del taglio delle accise sui carburanti. Destinate a salire anche le tariffe Rc auto. Anche i servizi bancari subiranno dei rincari seppur contenuti.
Discorso a parte per le bollette di luce e gas che sono soggette a vari fattori e quindi restano un’incognita. Secondo gli esperti nei primi mesi del 2023 le bollette dovrebbero subire un aumento ma giocherà un ruolo importante in questo senso anche il price cap deciso dall’Ue che ancora non si sa che effetti produrrà.
