Rincari sul gelato a causa della guerra

Rincari sul gelato a causa della guerra

L’aumento dei prezzi dovuto alla guerra in Ucraina non risparmia il gelato artigianale.

La Coldiretti registra un aumento del consumo di gelato da parte degli italiani, complice anche l’anticipo di estate arrivata all’improvviso. Ma questo aumento, purtroppo, è accompagnato dall‘aumento dei prezzi del gelato dovuto al rincaro delle materie prime.

Le materie prime utilizzate per realizzare il gelato artigianale hanno subito un netto balzo a causa del conflitto in Ucraina: latte +7%, zucchero +6%, uova fino al 9% in più. Questo aumento sulle materie prima ha avuto inevitabili effetti sul prezzo di costo del gelato come prodotto finito.

L’aumento dei prezzi del gelato sfiora il 10% a livello nazionale. Ma questo non sembra avere effetti negativi sul consumo e gli italiani sembrano non volersi privare del gelato nonostante questo rincaro. Questa nota positivo al settore arriva dopo che il gelato italiano lo scorso anno ha registrato una crescita del 19,5% rispetto a quello precedente per un valore di 2,3 miliardi di euro spiega Coldiretti su dati Sigep. “Una corsa che si spera di continuare con il ritorno dei turisti, anche stranieri, nell’estate 2022 segnata dal superamento delle restrizione della pandemia Covid” dichiara Coldiretti.

Gelato

I costi delle materie prime influiscono sui prezzi al banco

Per cercare di contenere i prezzi dovuti al balzo dei costi di energia e materie prime, molte gelaterie stanno facendo di tutto per non ripercuotere questo rincaro sui clienti. Ma come sottolinea la Coldiretti, questo aumento sta penalizzando fortemente le 39mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75 mila persone. Nelle gelaterie italiane vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità”.

Per la stagione estiva 2022, grazie all’arrivo improvviso del caldo, la crescita potrebbe essere anche superiore di quella degli anni scorsi data l’eliminazione delle restrizioni che c’erano nei due anni precedenti. Ma a bloccare quest’impennata nei consumi c’è quella dei prezzi che potrebbe frenare la corsa. In alcune regioni il prezzo del gelato è aumentato anche del 25% con un costo di un cono piccolo di circa 2,50euro.