Rincari su carburante e autostrade dal 1° gennaio 2023

Rincari su carburante e autostrade dal 1° gennaio 2023

Da gennaio il governo non prorogherà più lo sconto sulle accise, facendo rialzare i prezzi del carburante oltre che sui pedaggi.

Inizia un anno difficile per gli automobilisti da domani. Dopo la riduzione sulle accise decisa dal governo Draghi e poi da quello Meloni, il prezzo del carburante tornerà ad aumentare dal 1° gennaio in seguito alla decisione di non prorogare lo sconto. Inolte, le bollette aumenteranno del 20% come anche i pedaggi autostradali blocati dal 2018.

pompe di benzina

I prezzi del carburante

Il taglio sulle accise era partito a marzo scorso con l’approvazione del decreto Ucraina bis. Sia per la benzina che per il diesel la riduzione è stata complessivamente di 30,5 centesimi, poi a dicembre il taglio è stato prorogato fino al 31 del mese con una riduzione a 18,3 centesimi. Nel frattempo i prezzi sono scesi, riducendo anche l’extragettito che aveva consentito al governo di ridurre le accise.

Oggi invece, il prezzo medio nazionale della verde si attesta a 1,625 euro al litro, ai minimi da giugno del 2021. Il diesel è arrivato a 1,689 euro, cioè al minimo dal 31 gennaio 2022. In entrambi casi a livelli abbondantemente inferiori a quelli raggiunti dopo lo scoppio della guerra tra Kiev e Mosca.

Aumento sui pedaggi autostradali

Aumentano anche i pedaggi autostradali per il 2023 che si attendono con la presentazione della variazione delle tariffe autostradali per il prossimo anno. I rincari che solitamente aumentano ogni anno, avevano subìto un blocco dal 2018, esattamente dal crollo del Ponte Morandi. Con l’anno nuovo ritornano a farci compagnia invece quegli aumenti sulle tariffe autostradali.

Il decreto ministeriale arriva oggi, di San Silvestro, con un aumento previsto intorno all’1,5% in più rispetto ai costi attuali, a fronte di un piano economico-finanziario da 21,5 miliardi di euro per l’ammodernamento della rete. Per le due autostrade del Centro Italia, la A24 Roma-L’Aquila-Teramo e la A25 Roma-Pescara, però, non ci dovrebbero essere stati aumenti.

Le bollette

Per l’elettricità è stato annunciato nel primo trimestre dell’anno un calo di oltre il 19%, ma per il gas si stima un aumento mensile del 20% dovuto all’andamento dei prezzi internazionali di inizio dicembre. In seguito al tetto al prezzo adottata da Bruxelles, dovrebbe esserci un calo a partire da febbraio.

Il decreto Milleproroghe ha peraltro chiarito che in fase di rinnovo delle forniture le variazioni saranno possibili. Chi ha un contratto in scadenza potrebbe subire rialzi dei costi di luce e gas, ancora bloccati invece fino a giugno 2023.