L’inversione di tendenza nella riduzione delle imposte su imprese e famiglie dopo la pandemia e l’inflazione, secondo l’ultimo Rapporto OCSE.
Negli ultimi anni, Covid-19 e l’inflazione hanno fortemente influenzato le politiche fiscali globali. Molti governi hanno cercato di alleviare la pressione su imprese e famiglie con riduzioni temporanee delle imposte, ma secondo l’ultimo Rapporto OCSE, nel 2023 si assiste a un’inversione di questa tendenza. Dopo un periodo di respiro fiscale, l’aumento delle imposte torna a farsi sentire, in particolare sulle imprese, sui consumi e attraverso maggiori contributi sociali.
L’aumento delle imposte nel 2023: fine delle agevolazioni fiscali
L’OCSE, che ha analizzato i dati di 90 Paesi, ha evidenziato che nel 2023 c’è stato un rallentamento delle misure fiscali adottate durante la pandemia. Negli anni precedenti, infatti, molte nazioni avevano introdotto tagli alle aliquote fiscali per i redditi più bassi, riduzioni dell’IVA, e altre agevolazioni per le imprese, nel tentativo di mitigare gli effetti della crisi economica globale. Tuttavia, il rapporto segnala che nel 2023 queste agevolazioni sono state ritirate in gran parte del mondo.
Questa inversione di tendenza si traduce in un aumento delle aliquote fiscali in vari settori. Le imposte sulle imprese, che erano state ridotte significativamente negli ultimi anni, stanno tornando a salire. Le aliquote medie globali, scese dal 28,2% al 20% tra il 2000 e il 2022, hanno subito un lieve incremento nel 2023, arrivando al 21,1%. Alcuni Paesi, come gli Emirati Arabi Uniti, che in passato non tassavano gli utili aziendali, hanno introdotto nuove imposte.
Contributi sociali e tasse sui consumi in aumento
Oltre alla tassazione sugli utili delle imprese, anche i contributi sociali sono aumentati. Questo fenomeno è legato a sfide demografiche, come l’invecchiamento della popolazione, che richiede maggiori risorse per sostenere il sistema previdenziale. Un esempio di queste dinamiche è l’Italia, che ha visto un aumento della pressione fiscale complessiva, toccando un livello superiore al 40%, con nuove accise sui carburanti come il diesel.
Infine, il rapporto OCSE mette in evidenza un aumento della progressività fiscale, specialmente sulle imposte sul reddito. In risposta all’aumento dei costi della vita, molti Paesi avevano adottato politiche di riduzione fiscale per i redditi bassi e medi. Tuttavia, questa fase sembra concludersi, con le imposte che tornano ad aumentare in un contesto economico globalmente più stabile ma ancora incerto.