Ripresa finita: Ue prevede inflazione massima per anno in corso

Ripresa finita: Ue prevede inflazione massima per anno in corso

La ripresa economica post Covid, sarebbe ormai finita. Come suol dire Gentiloni “passati in fretta da rallentamento crescita a fase frenata”.

Se poi la Russia dovesse tagliare improvvisamente le forniture di gas in piena estate, il quadro peggiorerebbe maggiormente: l’Europa entrerebbe in recessione già nella seconda metà del 2022. Questo è quanto emerge dalle ultime previsioni economiche della Commissione Ue.

Stando ai fatti, l’economia dell’Ue dovrebbe registrare una crescita del 2,7% nel 2022 e dell’1,5% nel 2023. La crescita nella zona euro dovrebbe attestarsi al 2,6% nel 2022, per poi scendere all’1,4% nel 2023. Si tratta di stime più basse, rispetto a quelle già preventivate lo scorso maggio. Il dato più preoccupante è senza dubbio quello dell’inflazione, che dovrebbe raggiungere i massimi storici nel 2022, toccando il picco del 7,6% nella zona euro e all’8,3% nell’Ue, per poi scendere al 4,0% e al 4,6% nel 2023.

Paolo Gentiloni

Le stime sull’inflazione in Italia

In Italia, le previsioni sull’inflazione per il 2022 passano dal 4,9% previsto in primavera al 7,4%. Ad ogni modo, l’Italia è l’unica grande economia dell’Ue per la quale gli esperti di Bruxelles hanno rivisto al rialzo le stime di crescita: dal 2,4% previsto a maggio, al 2,9%. I problemi comunque restano: nel 2023 il tasso di crescita dovrebbe contrarsi di un punto percentuale rispetto alle previsioni di primavera (0,9% contro 1,9%).

Per Gentiloni, la resilienza dell’Italia si deve ai benefici del Recovery fund. “Gli investimenti sono fortemente aumentati nel primo trimestre e continueranno a essere sostenuti dall’attuazione del Piano di ripresa e resilienza. Le prospettive per il 2023 sono peggiorate a causa della perdita del potere d’acquisto reale delle famiglie, del calo della fiducia delle imprese e dei consumatori, dei persistenti colli di bottiglia dell’offerta e dell’aumento dei costi di finanziamento”.