I carabinieri del Ris hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella villetta di Traversetolo. Gli inquirenti cercano ulteriori prove nel giardino.
I carabinieri del Ris sono tornati nella villetta di Traversetolo per un nuovo sopralluogo nel giardino dove erano stati scoperti i resti di due neonati. Il nuovo accesso all’area sequestrata ha visto la presenza anche del legale della famiglia della madre biologica, Chiara, 22 anni, per cercare eventuali parti mancanti dei resti. Il sopralluogo, durato circa tre ore, ha portato via alcuni sacchi neri presumibilmente contenenti terra da setacciare e analizzare per completare gli accertamenti.
Nuovi scavi a Traversetolo: cosa hanno rivelato i Ris
I carabinieri del RIS di Parma sono tornati nella villetta di Traversetolo per un nuovo sopralluogo nel giardino dove sono stati scoperti i resti di due neonati. Questo secondo accesso all’area, avvenuto il 16 settembre, è stato finalizzato a cercare ulteriori parti mancanti dei resti del secondo neonato, che si ritiene essere il primogenito della giovane madre, Chiara, 22 anni.
La nuova ispezione ha coinvolto anche il legale della famiglia di Chiara e uno specialista per gli scavi. L’area di ricerca si è concentrata in particolare su un’aiuola vicino al muro dell’abitazione, dove erano già stati trovati i resti del neonato morto il 9 agosto e, successivamente, altri frammenti. I carabinieri hanno portato via alcuni sacchi neri, presumibilmente contenenti terra da analizzare per completare gli accertamenti necessari a chiarire la vicenda.
Ombre sul doppio infanticidio
Il caso di Traversetolo continua a sollevare numerosi interrogativi e misteri. Chiara, accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, è scomparsa insieme alla sua famiglia, mentre il piccolo comune parmense è circondato da una marea di curiosi e giornalisti. I primi esami hanno confermato che il neonato trovato il 7 agosto era nato vivo, il che complica ulteriormente il caso.
I resti del secondo bambino, trovato successivamente, sono oggetto di accertamenti per stabilire se siano effettivamente figli di Chiara e del padre del neonato del 9 agosto. Resta da chiarire anche perché una giovane apparentemente ben inserita e sana abbia potuto nascondere tali tragedie e come la comunità locale non abbia notato segnali di allerta.