Cosa sono i batteri specchio, perché gli scienziati ne temono l’impatto sulla salute globale e quali misure preventive sono in discussione.
I batteri specchio, organismi sintetici costituiti da molecole speculari rispetto a quelle naturali, rappresentano una potenziale rivoluzione nella biologia sintetica. Progettati per produrre farmaci innovativi e più efficaci, potrebbero offrire trattamenti duraturi per malattie croniche.
Tuttavia, la comunità scientifica è in allerta. In un appello pubblicato sulla rivista Science, 38 scienziati di fama mondiale, tra cui due premi Nobel e Craig Venter, hanno chiesto una moratoria su queste ricerche.
Batteri specchio: cos’è la vita speculare e perché preoccupa
Secondo il rapporto tecnico che accompagna l’appello, tali microrganismi potrebbero compromettere il riconoscimento da parte delle difese immunitarie di esseri umani, animali e piante. “Questi batteri potrebbero potenzialmente eludere le difese immunitarie, resistere ai predatori naturali e sconvolgere gli ecosistemi,” ha spiegato Patrick Cai dell’Università di Manchester. “Aumentando la consapevolezza ora, speriamo di guidare la ricerca in un modo che dia priorità alla sicurezza per le persone, gli animali e l’ambiente.”
Gli scienziati temono che, se sfuggissero di mano, i batteri specchio potrebbero diffondersi senza essere riconosciuti dai sistemi di difesa naturali. Questa caratteristica li renderebbe difficili da contenere, esponendo l’ambiente a rischi incalcolabili.
Stop alle ricerche: l’appello
L’appello non è una semplice richiesta di cautela, ma un’esortazione a coinvolgere l’intera comunità globale in un dibattito aperto. “Un batterio specchio inarrestabile e replicante libero nell’ambiente potrebbe causare conseguenze disastrose,” hanno scritto John Glass e Kate Adamala, esperti di biologia sintetica, sulla rivista The Scientist.
I timori si estendono anche agli ecosistemi: senza predatori naturali, i batteri specchio potrebbero proliferare incontrollati. “Pensiamo che la creazione di vita speculare sia troppo rischiosa. Per il bene dell’umanità e della scienza stessa, dobbiamo fermare questo tipo di ricerche,” concludono gli esperti.
Tra le proposte avanzate figura l’organizzazione di eventi, come quelli previsti per il 2025 all’Istituto Pasteur di Parigi, per discutere misure concrete per regolare lo sviluppo di questa tecnologia.
La biologia sintetica rappresenta un campo di ricerca con enormi potenzialità, ma i batteri specchio evidenziano la necessità di un approccio responsabile. Sebbene siano ancora a uno stadio teorico, questi organismi sollevano domande etiche e scientifiche senza precedenti. “Abbiamo qui l’opportunità di considerare e prevenire i rischi prima che si presentino,” affermano gli scienziati.
La sfida è ora quella di bilanciare innovazione e sicurezza, assicurandosi che il progresso scientifico non metta a rischio la salute globale e gli ecosistemi.
