La variante Covid LP.8.1 è in aumento in Europa e Italia. I sintomi, le caratteristiche della variante e le nuove indicazioni sui vaccini.
A distanza di anni dall’inizio della pandemia, il virus Sars-CoV-2 continua a rappresentare una sfida per la salute pubblica. Le ondate influenzali degli ultimi mesi hanno dimostrato come i virus respiratori siano ancora capaci di colpire duramente, soprattutto nei mesi invernali. Con un numero record di casi influenzali in Italia, l’attenzione sul Covid è tornata alta, complici nuove segnalazioni di crescita dei contagi in Asia, da Singapore a Hong Kong, e ora anche in Europa.

Un virus che continua a cambiare
La comunità scientifica è in allerta. Nonostante la situazione non presenti caratteristiche gravi come nella fase acuta della pandemia, si è rilevata una variante con una particolare capacità di eludere la risposta immunitaria. La domanda torna quindi attuale: ha senso continuare con i vaccini anti-Covid?
Secondo Marco Cavaleri, responsabile Public Health Threats dell’EMA, la risposta è sì, ma con una strategia diversa: vaccini mirati, somministrati a soggetti fragili, immunodepressi e grandi anziani. Lo stesso approccio è stato adottato anche negli Stati Uniti, dove i vaccini saranno riservati inizialmente solo alle categorie a rischio.
LP.8.1: la variante dominante nel 2025
La variante LP.8.1 non è un’apparizione recente. È stata isolata per la prima volta nel luglio 2024, e ha rapidamente preso piede in molte regioni del mondo tra marzo e aprile 2025. Deriva dal lignaggio JN.1, appartenente alla famiglia Omicron, e si caratterizza per nove mutazioni aggiuntive nella proteina Spike, rispetto alla sua variante madre.
I sintomi della variante LP.8.1 non sembrano più gravi rispetto ad altre versioni del virus: febbre, stanchezza, dolori muscolari, mal di gola, perdita di gusto e olfatto. L’OMS, in un comunicato di febbraio 2025, ha classificato il rischio globale della variante come “basso”, pur raccomandando attenzione.
La vera novità, però, arriva ora. Secondo i dati più recenti, LP.8.1 è diventata la variante dominante in Europa, Italia inclusa. Rappresenta il 42% dei casi negli Stati Uniti e quasi il 60% nel Regno Unito. Alla luce di questi numeri, l’EMA ha ufficialmente chiesto l’aggiornamento dei vaccini anti-Covid per la stagione 2025/2026, affinché possano offrire una protezione mirata contro questa nuova minaccia.