Tramite la sua legale, la mamma di Kata ha dichiarato di essersi limitata a una “difesa passiva”, senza accoltellare nessuno.
Scoppia una lite in una discoteca fiorentina, che si trasforma presto in una violenta rissa. Al centro dello scontro c’è la mamma di Kata scomparsa il 10 giugno a Firenze, che è stata denunciata per accoltellamento ai danni di una connazionale 21enne. Katherine Alvarez, però, si professa innocente.
Rissa in discoteca: “Kata non c’entra niente”
Dopo i fatti avvenuti nel locale fiorentino, la 21enne è apparsa davanti alle telecamere di Pomeriggio Cinque, mostrando le sue ferite al volto. “Queste non sono ferite che si possono procurare con le unghie”, dice la donna spiegando di avere “le mani sul volto perché stavo perdendo sangue“. E’ stata poi una sua amica a chiamare l’ambulanza.
La lite tra le due donne sarebbe iniziata per questioni sentimentali pregresse. Come dichiara anche la stessa vittima, Kata non sarebbe stata al centro della discussione: “Sua figlia non c’entra niente con questa lite, io non so dove sia la bambina e la mamma non l’ha mai citata“.
La legale di Katherine: “Si è difesa da un’aggressione”
Fin dalla serata del 19 novembre, Katherine Alvarez ha negato tutte le accuse dichiarando di essersi solo difesa. Come afferma anche la legale della mamma di Kata, Sharon Matteoni, la donna si sarebbe “difesa da una grave aggressione” da parte di alcuni peruviani.
Katherine si sarebbe quindi difesa passivamente, motivo per cui intende “respingere tutte le accuse che le sono state ingiustamente rivolte circa il presunto accoltellamento“. D’altronde, anche gli inquirenti che si sono recati nei bagni del Tenax, a Firenze, non avrebbero trovato alcun coltello, citato invece dalla 21enne ferita.
A ribadirlo è la legale Matteoni, dichiarando che Alvarez “non era in possesso di un coltello”, né nessun altro strumento atto ad offendere. La mamma della bambina scomparsa “non si ritiene autrice di illeciti ai danni di altri”, sottolinea l’avvocato.