Monta la polemica per l’intervento dei carabinieri contro un gruppo di ragazzi di colore nei pressi di un McDonald’s a Milano.
Scoppia la polemica per la rissa avvenuta davanti al McDonald’s in piazza XXIV maggio, a Milano. Alcuni ragazzi hanno denunciato di essere stati caricati dai carabinieri senza motivo. Proprio dai Carabinieri è arrivata, attraverso un comunicato ufficiale, una smentita. Le forze dell’ordine comunicano che gli agenti sono intervenuti per una rissa. I ragazzi avrebbero lanciato le bottiglie contro i militari. Da lì l’intervento degli agenti in tenuta anti-sommossa.
Rissa davanti a McDonald’s a Milano
I video che circolano sulla rete mostrano diversi giovani, quasi tutti di colore, che si trovano davanti al McDonald’s di piazza XXIV maggio, a Milano. Nei filmati si vedono alcune scene confuse. Persone che scappano, i carabinieri che colpiscono un ragazzo, caduto a terra probabilmente durante la fuga.
L’accusa di razzismo e la replica dei carabinieri
Il materiale a disposizione non consente di arrivare ad una ricostruzione della vicenda. Si tratta di filmati di breve durata che mostrano solo il momento dello scontro tra i ragazzi e gli uomini delle forze dell’ordine. Ma cosa è successo? Le versioni dei fatti che circolano sulla rete sono diverse e discordanti. Alcuni sostengono che i carabinieri si sonno avvicinati al gruppo di quindici ragazzi senza motivo. Uno dei giovani stava suonando il campanello di un monopattino per gioco, ma questo non spiegherebbe la carica. Molti parlano di una vera e propria aggressione razzista.
La versione dei fatti fornita dai carabinieri è diversa. Secondo la ricostruzione fornita nella comunicazione, i carabinieri si sarebbero avvicinati per una rissa scoppiata nel locale. A quel punto alcuni ragazzi hanno provocato i carabinieri che hanno chiesto l’intervento di un Nucleo di Riserva del terzo Reggimento Carabinieri Lombardia. L’area è stata isolata per garantire un intervento in piena sicurezza. Sempre secondo la ricostruzione, i ragazzi avrebbero iniziato a lanciare bottiglie verso i militari, che sono intervenuti disperdendo i ragazzi.
“Dalla ricostruzione dei fatti risulta che i militari intervenuti sono stati impossibilitati ad effettuare le operazioni di identificazione, nonostante le richieste di collaborazione, in quanto i giovani reagivano, brandendo bottiglie e lanciandole verso i militari. Nelle conseguenti azioni di contenimento una ragazza ha riportato una contusione alla testa ed è stata portata in codice verde in ospedale, venendo dimessa nel corso della stessa mattinata con una prognosi di cinque giorni“, si legge nel comunicato diramato dai carabinieri come riportato da la Repubblica.