Rissa nella Curva dell'Inter, scontro tra due capi della tifoseria nerazzurra
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Direttore: Alessandro Plateroti

Cori per Boiocchi, scatta la rissa nella Curva dell’Inter

San Siro

Rissa nella Curva Nord dell’Inter, indaga la Digos, Lo scontro tra due istituzioni del tifo organizzato nerazzurro preoccupa la Questura nella settimana del derby.

Dopo il caso dell’arresto dei capi ultrà della Juventus, il calcio torna in prima pagina purtroppo per motivi lontanissimi dai valori dello sport. Si tratta della rissa scoppiata nella Curva dell’Inter tra i diversi gruppi della tifoseria organizzata.

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Rissa nella Curva dell’Inter

In occasione della partita tra Inter e Udinese, il secondo anello verde, cuore pulsante della tifoseria interista, si trasforma in un ring. A far precipitare la situazione è un coro dedicato a Vittorio Boiocchi, capo ultrà del gruppo Boys san, una vera e propria leggenda che si è costruito la sua fama negli anni Ottanta.

Chi è Vittorio Boiocchi

Il Boiocchi, finito al centro di una serie di inchieste, è stato condannato alla fine degli anni ’90 a trent’anni di carcere per narcotraffico e rapina. Dopo la pena torna nella sua Curva assicurando di essersi lasciato alle spalle la malavita.

La rissa tra Caravita e Boiocchi

Nel momento in cui parte il coro in onore di Boiocchi, Franchino Caravita, altra istituzione della Curva Nord, raggiunge Vittorio sugli spalti, inizia una lite furibonda e una scazzottata davanti agli occhi degli ultrà increduli per la scena davanti ai loro occhi. Ad avere la peggio è lo stesso Caravita, che decide però di non sporgere denuncia. E il sospetto è che voglia farsi giustizia privata.

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Le indagini della Digos e i timori della Questura

Sul caso indagano gli uomini della Digos, alla ricerca di informazioni utili per ricostruire la dinamica dei fatti e soprattutto le possibili conseguenze.

Si tratta di un caso unico che agita anche la Questura di Milano, che teme una faida tra i gruppi del tifo nerazzurro, dove abbondano individui con precedenti penali anche di una certa rilevanza.

La tensione nel mondo nerazzurro è a livelli altissimi proprio all’inizio della settimana che porta al derby con il Milan e proprio nel periodo in cui la tifoseria interista aveva fatto parlare di sé per la coreografia in onore di Diabolik, il tifoso della Lazio freddato a colpi di arma da fuoco.

Sabato sera, quando parte il coro, in curva sono in molti a storcere il naso. Tra tutti, Franchino Caravita, 60 anni, storico capo e portavoce ultrà interista. Un personaggio carismatico che ha attraversato quasi 50 anni di stadio, con anche qualche inciampo con la giustizia. Ma comunque il nome più rappresentativo del tifo interista. Anche nei rapporti con la società.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:51

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