Un ristorante chiede 58 euro per un taglio torta: scoppia la polemica sui social

Un ristorante chiede 58 euro per un taglio torta: scoppia la polemica sui social

Una festa di compleanno ad Arezzo si trasforma in un caso mediatico: 58 euro per il taglio di una torta portata da fuori.

In un ristorante alle porte di Arezzo, il compleanno di una nonna si è trasformato in un piccolo scandalo che ha acceso il dibattito a causa del taglio di una torta portata da casa.

La protagonista della vicenda, come riportato da La Nazione, ha condiviso la sua sorpresa sui social dopo aver ricevuto il conto salato del ristorante.

Bufera ad Arezzo per il costo del taglio della torta: i fatti

La protagonista aveva deciso di celebrare il compleanno della nonna in famiglia, organizzando una cena al ristorante.

Per concludere la serata, aveva portato una torta acquistata in una pasticceria per la modica cifra di 45 euro. Al momento del dessert, ha chiesto ai camerieri di servirla ai 13 invitati presenti.

Tutto sembrava filare liscio fino al momento del conto: alla voce “taglio torta“, il ristorante aveva aggiunto un supplemento di 58 euro, ovvero 4,50 euro per ciascuno dei presenti.

Stupita dalla cifra, la donna ha deciso di esprimere la sua indignazione sui social, pubblicando lo scontrino in un gruppo Facebook.

La foto ha rapidamente raccolto numerosi commenti di utenti che, come lei, ritenevano la cifra esagerata per un semplice servizio.

Non mi aspettavo così tanto clamore: considero quella cifra spropositata per il servizio svolto e per questo ho voluto mostrare lo scontrino in un gruppo Facebook“, racconta.

Aggiunge: “Accompagnavo alla cassa mia nonna che voleva pagare a tutti i costi: chi mi ha fatto il conto mi ha spiegato che è un’abitudine del locale mettere un costo per servire il dessert. Secondo me è un’esagerazione“.

La posizione del ristorante

Il ristorante coinvolto ha confermato la veridicità dell’accaduto, sostenendo che l’applicazione di un costo per il taglio di torte portate dai clienti è una pratica comune all’interno del locale.

Tuttavia, il proprietario – che non era presente al momento dell’evento – ha manifestato una certa comprensione per il malcontento della cliente, riconoscendo che “la soddisfazione del cliente è la prima cosa nel commercio“.