Il Senato americano si oppone al ritiro da Afghanistan e Siria. Ora la parola passa alla Camera, a maggioranza democratica.
WASHINGTON (USA) – Il Senato degli Stati Uniti ribadisce la propria contrarietà alle intenzioni di Donald Trump di ritirare i contingenti presenti in Afghanistan e Siria. Il tutto a poche ore dal discorso sullo stato dell’Unione.
Pericolo Al Qaeda e Isis
Il Senato, seppur a maggioranza repubblicana, ha approvato una legge che mette in guardia l’amministrazione Trump da un ritiro “precipitoso” da Afghanistan e Siria. Il provvedimento chiede anche che prima di iniziare qualunque ritiro dei soldati americani deve essere “certificata” la sconfitta di Al Qaeda e Isis. Attualmente, in Afghanistan si trovano oltre 14 mila soldati americani mentre in Siria il ritiro riguarderebbe la zona nord-est dove operano i curdi.
Ora tocca alla Camera
Il provvedimento approvato in Senato passa ora alla Camera, dove la maggioranza è in mano ai democratici.
Attentato dei talebani
Il presidente Trump insiste per il ritiro delle truppe americane, in particolare dopo i colloqui di Doha avvenuti la scorsa settimana tra una delegazione americana e i talebani.
Una posizione, quella del tycoon, messa a dura prova dalle ultime notizie provenienti dall’Afghanistan: poche ore fa, infatti, almeno 26 militari sono rimasti uccisi in seguito a un attacco contro una base dell’esercito nella provincia settentrionale di Kunduz. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha rivendicato l’attacco.
Nel frattempo, l’ex presidente Karzai ha incontrato un capo delegazione talebano a Mosca in un colloquio della durata di 30 minuti.
Trump al Senato: superare le divisioni
Nel suo consueto discorso al Congresso, il presidente Donald Trump ha invitato i politici americani, e soprattutto le opposizioni, a superare le divisioni.
“Basta con stupide guerre politiche e con queste indagini ridicole e di parte. No alla vendetta e alla resistenza, bisogna scegliere la strada della grandezza“.