Il Viminale ha autorizzato l’aumento dei rimborsi per l’accoglienza dei migranti. L’Arci: “Bene, ma non sia soltanto un ritocco”.
ROMA – Il Viminale ha autorizzato l’aumento dei rimborsi per l’accoglienza dei migranti. Un cambio di linea importante rispetto al passato visto che l’ex ministro dell’Interno aveva deciso di tagliare i fondi da 35 a 19-26 euro per ogni profugo che era ospitato nelle strutture di accoglienza.
Una ‘stretta’ che aveva portato tanti bandi lanciati dalle prefetture andare deserti. E proprio queste ultime hanno richiesto alla ministra Lamorgese un ritocco dei rimborsi per cercare di poter pubblicare altre gare e favorire la partecipazione delle associazioni.
La circolare inviata ai prefetti
La comunicazione di poter aumentare i fondi (tagliati prima da Minniti e poi da Salvini) è arrivata ai prefetti attraverso una circolare. Non è chiara la cifra con l’Arci che chiede non un semplice ritocco: “Per noi i percorsi di integrazione sono irrinunciabili sia per la dignità delle persone accolte, che per l’attenzione del territorio“.
“Speriamo – ha continuato l’associazione – che sia una modifica sostanziale. Uscire dalla stagione del razzismo di Stato e affrontare le questioni sociali, per quello che sono, ricercando soluzioni giuste ed efficaci, dovrebbe essere una priorità per questo Governo“.
La replica di Salvini
La replica di Matteo Salvini non si è fatta attendere. L’ex ministro dell’Interno sui social ha commentato la notizia con un’immagine che ritrae la ministra Lamorgese e il premier Conte con la scritta: “Con noi porti chiusi e stop alla mangiatoia dell’immigrazione. Con loro porti spalancati e più soldi ai richiedenti asilo“.
Il tutto accompagnato da una frase: “Dopo aver riaperto i porti, il Governo riapre i portafogli degli italiani aumentando i soldi per chi accoglie i richiedenti asilo. Noi avevamo ridotto da 35 euro ad una media europea fra i 19 e i 26 euro al giorno il compenso per ogni immigrato. Questo Governo fa ripartire il business legato agli sbarchi. Vergogna“.