Un cadavere è stato trovato nel fiume Adda a Zelo Buon Persico. Si ipotizza possa trattarsi di Jhoanna Nataly Quintanilla.
Il fiume Adda, che scorre attraverso la Lombardia, è stato spesso teatro di ritrovamenti inattesi. La sua corrente, talvolta impetuosa, nasconde segreti che emergono solo in particolari circostanze. La zona di Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, è caratterizzata da paesaggi fluviali suggestivi, ma anche da aree impervie difficili da raggiungere. Proprio in questo contesto, recentemente, è avvenuto un ritrovamento che ha destato l’attenzione delle autorità locali e non solo.

Le operazioni di recupero nel fiume Adda
In una tranquilla giornata di marzo, alcuni pescatori hanno notato qualcosa di insolito affiorare tra le acque del fiume. Allertate immediatamente le autorità, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e il Nucleo Sommozzatori del Piemonte. Le operazioni di recupero si sono rivelate complesse a causa delle condizioni del terreno e della corrente del fiume. Dopo diverse ore di lavoro, è stato possibile riportare alla luce un cadavere in avanzato stato di decomposizione, il che suggerisce una permanenza prolungata nelle acque dell’Adda.
La scoperta ha immediatamente richiamato l’attenzione degli investigatori che si occupano della scomparsa di Jhoanna Nataly Quintanilla, una baby-sitter quarantenne di origini salvadoregne. La donna era scomparsa a Milano nella notte tra il 24 e il 25 gennaio. Il compagno, Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, anch’egli salvadoregno di 48 anni, era stato arrestato con l’accusa di omicidio. Durante gli interrogatori, l’uomo aveva confessato di essersi liberato del corpo in un fossato nei pressi di Cassano d’Adda, senza però fornire indicazioni precise sul luogo. Le ricerche effettuate nelle settimane successive, anche con l’ausilio di droni, non avevano dato esito positivo.
Un possibile collegamento
Il ritrovamento del cadavere nel fiume Adda, a valle rispetto a Cassano d’Adda, ha alimentato l’ipotesi che possa trattarsi proprio di Jhoanna Nataly Quintanilla. Le caratteristiche fisiche del corpo, sebbene deteriorate, sembrerebbero corrispondere a quelle della donna scomparsa. Tuttavia, per avere una conferma definitiva, saranno necessari esami autoptici e l’analisi del DNA. Le autorità hanno già avvertito i familiari della donna e stanno procedendo con le indagini per accertare l’identità del cadavere.
Le indagini precedenti avevano rivelato che Gonzalez Rivas manteneva una relazione parallela con una donna residente in El Salvador. Aveva già organizzato il trasferimento di quest’ultima a Milano, chiedendo a Jhoanna di lasciare la casa condivisa. Durante l’interrogatorio, l’uomo aveva inizialmente parlato di un gioco erotico finito male, versione che non aveva convinto gli inquirenti. Successivamente, aveva cercato di depistare le indagini, non collaborando al ritrovamento del corpo.
Le prossime fasi dell’indagine
In attesa dei risultati degli esami sul cadavere ritrovato, le autorità continuano a indagare per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. Se il corpo dovesse essere identificato come quello di Jhoanna Nataly Quintanilla, si tratterebbe di una svolta significativa nel caso, permettendo di chiudere una dolorosa parentesi per la famiglia della vittima e di procedere con maggiore certezza nel processo a carico di Gonzalez Rivas.
Il ritrovamento nel fiume Adda potrebbe dunque rappresentare la chiave di volta in un caso che ha scosso profondamente la comunità locale, riportando alla luce tematiche delicate come la violenza domestica e le difficoltà legate all’integrazione sociale.
Corpo di donna ritrovato nel fiume Adda. Potrebbe esser quello della babysitter Jhoanna Nataly Quintanilla https://t.co/T7odd7sInX
— Open (@Open_gol) March 2, 2025