Emanuela Orlandi, ritrovati dei resti umani: il "legame" e test DNA
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Ritrovati dei resti umani: test del DNA per chiarire il “legame” con Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi - Pietro Orlandi

Ritrovati resti umani al San Camillo, proprio di fronte al luogo indicato come prigione di Emanuela Orlandi da Sabrina Minardi. Si attende l’esito dell’esame del DNA.

Nel padiglione Monaldi del San Camillo, un edificio dismesso dell’ospedale romano attualmente in ristrutturazione, è stato rinvenuto un cumulo di rifiuti tra cui si trovavano resti di ossa umane: un ritrovamento che riaccende i riflettori sul caso di Emanuela Orlandi.

La scoperta ha sollevato immediatamente sospetti, anche a causa della posizione del padiglione. Si trova infatti proprio di fronte a quello che, secondo la testimonianza di Sabrina Minardi, sarebbe stato il luogo di prigionia della giovane scomparsa. Intanto, il fratello Pietro non smette di cercare la verità e torna ad attaccare il Vaticano e Papa.

Pietro Orlandi

Emanuela Orlandi, le nuove testimonianze davanti alla Commissione

Intanto, come riportato da Libero Quotidiano, davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, proseguono le audizioni. Tra le voci ascoltate c’è quella di Paola Giordani, amica della ragazza e parte della stessa comitiva di Azione Cattolica.

La testimone ha raccontato un episodio inquietante, accaduto pochi giorni prima della scomparsa: “Si è fermata una macchina scura, con due persone dentro“. Una di queste, secondo la Giordani, avrebbe indicato la giovane dicendo: “Eccola, è questa!“. Poi, “Fu presa per il braccio, poi lei si è divincolata“.

Ritrovati dei resti umani e la testimonianza di Sabrina Minardi

Gli investigatori, aggiunge Libero Quotidiano, sono rimasti colpiti da una terribile coincidenza. Il padiglione Monaldi è situato di fronte al luogo che Sabrina Minardi, ex compagna del boss Enrico De Pedis, indicò come possibile sede della detenzione di Emanuela Orlandi.

Secondo la Minardi, De Pedis – esponente della banda della Magliana – avrebbe gestito il sequestro della giovane cittadina vaticana, scomparsa nel 1983, per ricattare la Santa Sede dopo l’attentato fallito al Papa. I resti rinvenuti sembrerebbero datati, ma sarà l’esame del DNA a determinare l’identità della vittima.

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ultimo aggiornamento: 25 Luglio 2025 16:37

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