Recovery Fund, Conte: “L’interlocuzione con il Parlamento sarà sostanziale, non solo formale”

Recovery Fund, Conte: “L’interlocuzione con il Parlamento sarà sostanziale, non solo formale”

Prima riunione del Ciae sul Recovery Fund. Conte: “Non partiamo da zero”.

ROMA – Si è svolta a Palazzo Chigi la prima riunione del Ciae sul Recovery Fund. Al vertice hanno preso parte tutti i ministri, ma anche il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per iniziare il confronto sui soldi che saranno messi a disposizione nei prossimi mesi dall’Europa.

Conte assicura: “Tempi strettissimi, lavoreremo ad agosto”

Il premier Conte, come riportato dall’Adnkronos, nel suo intervento ha ricordato che i “tempi sono strettissimi e per questo lavoreremo anche ad agosto. Non partiamo da zero, abbiamo un piano di rilancio già elaborat con le forze di maggioranza […]. La prima cosa che faremo sarà selezionare quei progetti che sono più confacenti alle indicazioni del Next generation Eu e al Recovery Fund. Selezionare progetti e poi partire con la massima determinazione“.

Confermato il confronto con il Parlamento: “Vogliamo interloquire sia con Camera e Senato, nella consapevolezza che la responsabilità nell’elaborazione dei progetti e nel perseguire il disegno di politica economica e sociale del Paese spetta al Governo. Il programma è di tale portata che è il giusto coinvolgimento del Parlamento. L’interlocuzione sarà sostanziale, non solo formale. Dobbiamo presentare i progetti entro il 15 ottobre 2020 in modo da poter aspirare alla possibilità di prefinanziamento del 10% che è stata predisposta appunto per chi li presenta in questa prima finestra temporale“.

16/05/2020 Roma – conferenza stampa Presidente del Consiglio dei Ministri / foto Alessandro Serrano’/Pool/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte

Decaro: “Comuni fondamentali”

Alla riunione era presente anche Antonio Decaro che ha ribadito l’importante dei Comuni: “Gli enti locali possano essere alleati fondamentali del Governo nella gigantesca opera di rilancio che le risorse straordinarie del Recovery Fund consentono. Si tratta di un’opera gigante per la quale possiamo e vogliamo fare nostra parte“.

Il dialogo proseguirà nelle prossime settimane per decidere su come utilizzare i fondi del Recovery Fund che l’Europa ha messo a disposizione per i Paesi colpiti dalla pandemia.

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