Rivelazioni dell’amica alla commissione Emanuela Orlandi-Gregori
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Le rivelazioni dell’amica alla commissione Orlandi-Gregori: “Emanuela? Qualcosa che le unisce c’è…”

Emanuela Orlandi - Pietro Orlandi

Cinzia Valenzi, amica di Mirella Gregori, racconta alla Commissione Emanuela Orlandi-Gregori le sue ipotesi sul rapimento dell’amica.

La scomparsa di Mirella Gregori, avvenuta a Roma il 7 maggio 1983, rimane uno dei misteri più inquietanti della cronaca italiana. Solo poche settimane dopo, il 22 giugno dello stesso anno, svanì nel nulla anche Emanuela Orlandi. Due casi distinti o parte di un piano più grande? A distanza di oltre quarant’anni, la Commissione parlamentare d’inchiesta ha raccolto una testimonianza importante: quella di Cinzia Valenzi. Un’amica di Mirella che ha raccontato dettagli e sensazioni mai rivelate prima.

Mirella Gregori e Emanuela Orlandi
murale a Roma per Mirella Gregori e Emanuela Orlandi – www.newsmondo.it

“Siamo stati seguiti anche noi”: le ipotesi sul rapimento di Mirella

Durante la sua audizione, Cinzia Valenzi ha parlato apertamente delle sue ipotesi sulla scomparsa di Mirella, sottolineando un aspetto inquietante: «Secondo me il rapimento di Mirella è stato premeditato, non è stato improvvisato. Io penso che siamo state seguite anche noi amiche, secondo me siamo stati seguiti un po’ tutti».

Valenzi ha avanzato due teorie principali. La prima riguarda una possibile richiesta di pizzo al bar della famiglia Gregori: «Potrebbero aver chiesto una sorta di pizzo al bar al padre e magari lui si è rifiutato e quindi è accaduto per vendetta, ho pensato». Tuttavia, ha precisato che si tratta solo di una sua ipotesi, senza elementi concreti di riscontro: «Si sapeva che veniva chiesta ai negozi questa cosa, ma si è trattato solo di una mia valutazione».

La seconda ipotesi è ancora più inquietante: «L’altra ipotesi alla quale ho pensato è la tratta delle bianche perché all’epoca c’era questo discorso in giro, non era una cosa strana». Negli anni ’80, infatti, la scomparsa di diverse giovani donne aveva alimentato timori legati al traffico di esseri umani.

Un episodio personale ha rafforzato in Valenzi l’idea che Mirella fosse stata sorvegliata: «Mi sono sentita seguita tanto che mi sono rifugiata in un negozio e ho chiesto di chiamare mio padre».

Un dettaglio chiave della vicenda è l’identità della persona che, secondo quanto raccontato dalla stessa Mirella alla madre, l’aspettava sotto casa quel pomeriggio. «Hanno citofonato appena è arrivata a casa, così mi hanno sempre detto», ha ricordato Valenzi, suggerendo che qualcuno avesse pedinato l’amica e aspettasse il momento giusto per avvicinarla. Come riferito da ilfattoquotidiano.it

Un possibile collegamento con Emanuela Orlandi?

Alla domanda sul presunto legame tra le scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, Valenzi ha risposto con prudenza, ma senza escludere un nesso tra i due casi: «Qualcosa che li univa c’è stata, però da qui a dire cosa non lo so. Per la mia opinione i due casi hanno una matrice comune: era troppo vicino il tempo, le età, i tipi».

Un dettaglio che ha colpito la testimone è una possibile connessione con il Vaticano: «Ci fu una gita scolastica in visita al Papa, io non ci andai. Dato che hanno sempre detto che Emanuela Orlandi era la figlia di un dipendente del Vaticano, ho pensato che magari Mirella potesse essere stata vista lì in quella visita, non lo so… l’unico legame con il Papa, con la situazione Vaticano, era quella». Come riportato da ilfattoquotidiano.it

Se questa circostanza possa aver avuto un ruolo nella scomparsa di Mirella resta un’incognita. Tuttavia, a distanza di quattro decenni, la verità potrebbe essere più vicina di quanto si pensi. Forse, come ha suggerito Valenzi, il mistero si cela dietro quel citofono. Dietro quell’appuntamento mai chiarito, dietro un legame con il Vaticano ancora tutto da esplorare.

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ultimo aggiornamento: 15 Febbraio 2025 13:47

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