La rivincita shock di Paulo Fonseca: prima l’allenatore poi i singoli al Milan

La rivincita shock di Paulo Fonseca: prima l’allenatore poi i singoli al Milan

Paulo Fonseca commenta la vittoria del Milan contro il Real Madrid, sottolineando la forza mentale e l’atteggiamento dominante della squadra.

Al termine della prestigiosa vittoria per 3-1 del Milan contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu, l’allenatore rossonero Paulo Fonseca ha rilasciato dichiarazioni a Sky Sport. È stata una partita intensa, che ha visto il Milan trionfare con personalità e controllo, dimostrando di essere in grado di competere ai massimi livelli europei. Fonseca ha analizzato la prestazione dei suoi, evidenziando i fattori mentali e tattici che hanno portato a questa vittoria.

Paulo Fonseca

La mentalità vincente e il coraggio del Milan

Fonseca ha subito sottolineato come il coraggio e la determinazione dei giocatori siano stati decisivi. “Abbiamo vinto perché i giocatori hanno avuto il coraggio di arrivare qui e non aver paura di niente”, ha dichiarato. La squadra è scesa in campo con l’obiettivo di fare il proprio gioco, mantenendo il possesso palla e impostando una strategia proattiva. “Nel primo tempo abbiamo fatto qualcosa di importante, nel secondo abbiamo sofferto un pochino di più, ma l’abbiamo fatto insieme. Abbiamo giocato con grande qualità”, ha aggiunto. Fonseca ha evidenziato come questa sia stata una vittoria di squadra, in cui ogni giocatore ha contribuito senza esitazioni, anche nei momenti di maggiore pressione imposta dal Real Madrid.

Fonseca ha anche risposto a chi accusa il calcio italiano di essere troppo difensivista, dichiarando che il Milan può rappresentare un esempio di gioco dominante anche in Europa. “Io non sono d’accordo quando si parla del calcio italiano in maniera difensivista. Noi possiamo essere una squadra in Europa che può essere più dominante ancora. Noi posizionalmente abbiamo fatto molto bene, e abbiamo dimostrato che siamo una squadra italiana che non è difensivista. Possiamo crescere molto a livello di mentalità”, ha affermato, sottolineando come l’obiettivo sia quello di crescere soprattutto a livello mentale.

Gestione dei cambi e difficoltà in campionato

Un altro tema affrontato da Fonseca è stata la gestione dei cambi, in particolare l’alternanza tra Alvaro Morata e Tammy Abraham. “Abraham è un giocatore con caratteristiche diverse. Lui non è un giocatore che dà continuità all’appoggio della squadra in questo momento. Alvaro però era tanto stanco e avevo bisogno di cambiarlo. Abraham aiuta la squadra anche difensivamente, ma in maniera diversa”, ha spiegato Fonseca. “Okafor ha fatto male? Non dimentichiamoci che eravamo in un momento di grande pressione del Real e loro nei finali di partita cambiano tanto i risultati. Ci può stare che nella testa dei giocatori ci fosse più la fase difensiva perdendo la capacità di controllare la partita con la palla e le nostre uscite hanno perso concretezza”, ha aggiunto.

Fonseca ha poi fatto un confronto interessante tra le sfide europee e quelle di campionato, affermando che a volte è più facile giocare contro squadre come il Real Madrid rispetto a quelle italiane come il Monza. “Onestamente io devo capire il contesto. Queste partite per una squadra a cui piace controllare la gara con la palla sono quelle che ci aiutano di più perché abbiamo più spazi. La gente non capisce quanto sia difficile giocare contro le squadre italiane. Il Monza gioca uomo su uomo a tutto campo, il Cagliari farà uguale. Quelle partite sono più difficili per noi rispetto a quelle contro il Real Madrid”, ha concluso. “È difficile avere ottime partite contro squadre che giocano uomo su uomo come in Italia”.