La road map del Governo sul Recovery Plan: lotta all’evasione e spending review.
ROMA – La road map del Governo sul Recovery Plan è pronta. Il premier Draghi al rientro da questa breve pausa estiva spera di poter iniziare a mettere nero su bianco i primi progetti che saranno finanziati dai fondi europei. E, proprio per accelerare questo piano, il sottosegretario ha inviato una lettera a tutti i ministri e ribadito che non sono ammessi ritardi.
I primi fondi del Recovery sono attesi già nei prossimi giorni. E il confronto all’interno del Governo ormai è continuo e presto ci saranno delle importanti novità.
Spending review
Nella road map il Governo ha previsto una “spending review tra il 2023 e il 2025 per risparmi diretti a sostenere le finanze pubbliche o finanziare una riforma fiscale o riforme della spesa pubblica favorevoli alla crescita“. “Entro dicembre – si legge ancora nel documento riportato dall’Ansa – sono previste norme per migliorare l’efficacia della revisione della spesa con un ruolo rafforzato del Mef“.
Inoltre l’esecutivo guidato da Draghi ha precisato che entro il 2023 “il bilancio dello Stato sarà riclassificato con riferimento alla spesa ambientale e a quella che promuove la parità di genere”.
Evasione fiscale
Recovery Plan che entro il 2024 dovrebbe portare ad una riduzione dell’evasione fiscale rispetto al 2019 del 15%. “Contro l’evasione – si precisa nella road map – si prevedono incentivi mirati ai consumatori e una spinta al digitale per portare 2,13 milioni le dichiarazioni Iva precompilate entro il giugno 2023 e a un +40% le lettere di conformità entro l’anno successivo“.
Inoltre, dovrebbero essere introdotte “sanzioni amministrative effettive contro gli esercenti che rifiutano i pagamenti contro il Pos“. E tra gli obiettivi del Governo c’è anche quello di ridurre a 30 giorni i tempi di pagamento della pubblica amministrazione entro fine 2023. Un piano, come detto, molto articolato e per questo motivo non possono esserci ritardi.