Roberto Mancini in conferenza stampa: “Jorginho da Pallone d’Oro: dobbiamo vincere con il Belgio”

Roberto Mancini in conferenza stampa: “Jorginho da Pallone d’Oro: dobbiamo vincere con il Belgio”

Roberto Mancini parla in conferenza stampa prima della sfida di Italia e Belgio valevole per il terzo posto sella Nations League

Roberto Mancini torna a parlare in conferenza stampa dopo la sconfitta con la Spagna per 2-1 in Nations League. In palio il terzo posto contro il Belgio e ulteriori punti in ottica ranking. Ecco i temi principali toccati dal ct azzurro:

JORGINHO – “Per me il Pallone d’Oro lo deve vincere Jorginho, ha vinto di tutto e se lo merita ampiamente. Mi sembrerebbe strano il contrario“.

LA SFIDA CON IL BELGIO –È importante anche per consolidare la nostra posizione nel ranking. Dobbiamo guardare innanzitutto alle condizioni fisiche di diversi giocatori. Sicuramente qualcosa cambieremo“.

SUL GRUPPO E LE PROSPETTIVE – Noi abbiamo intrapreso una bellissima strada e dobbiamo continuare. Abbiamo ragazzi giovani che possono giocare insieme ancora per 5-6 anni. Sono stato molto orgoglioso l’altra sera di quanto hanno fatto, sia nel primo tempo che nella ripresa: giocare con la Spagna in 10 è la cosa peggiore, ma siamo riusciti a essere compatti e a fare gol. C’era il rischio di perdere 4/5-0 e invece sono stati molto bravi“.

La falla nel sistema: la mancanza di una punta

SUL MODULO COL FALSO 9 – Non è un grande problema questo. Nel primo tempo (contro la Spagna, ndr) la squadra stava giocando bene, ha avuto un paio di occasioni per fare gol. Voi a volte parlate del finto 9, ma Insigne e Chiesa sono attaccanti, non sono giocatori difensivi. La squadra gioca e attacca, poi quando siamo rimasti in 10 è cambiato tutto: è chiaro che un po’ il possesso palla glielo devi concedere, ma bisogna anche rispettare le qualità degli avversari“.

SU RASPADORI – Io l’avrei fatto giocare anche a San Siro, ma poi siamo rimasti in dieci. Col Belgio avrà la possibilità di giocare, a dobbiamo pensare anche che è un ragazzo giovane, lui avrà un grande futuro ma non possiamo dare a lui tutte le responsabilità“.