Il giornalista ed autore di “Gomorra” ha criticato il governo per come è stata gestita l’operazione anti-criminalità.
Più di 400 agenti delle forze dell’ordine hanno completamente setacciato il Parco Verde di Caivano, luogo in cui sono avvenute le violenze perpetrate contro le due cuginette di 10 e 12 anni. Grazie al maxi blitz, fortemente voluto dall’esecutivo di Giorgia Meloni dopo la sua visita al comune situato a pochi chilometri da Napoli, sono stati sequestrati soldi, droga ed armi.
Ciò che per alcuni potrebbe apparire come un successo, per Roberto Saviano è solo “pura propaganda“, un tentativo di ingraziarsi la popolazione italiana. Secondo lo scrittore, “I maxiblitz, come avvenuto a Caivano, non cambiano il destino di un territorio, non offrono riscatto, sono operazioni fatte per pura propaganda politica“.
I motivi dietro al fallimento del raid
Sui suoi canali social, Saviano ha motivato le sue critiche al maxi blitz, spiegando che gli agenti impiegati ieri “hanno trovato appartamenti vuoti e sequestrato una quantità di denaro che per una piazza di spaccio sono solo pochi spiccioli. La camorra ha avuto tutto il tempo di mettere al sicuro ciò che non doveva esser trovato. Risultato? Qualche pregiudicato andrà sotto processo, terranno dei blindati in strada per un po’ di tempo fingendo di credere che possano funzionare da deterrente… E poi, come sempre, il nulla“.
“La Premier Meloni e il Presidente della Regione Campania De Luca – conclude l’autore di “Gomorra” – annunciano l’arrivo massiccio di forze dell’ordine: “Bonificheremo Caivano”, ‘Li andremo a prendere casa per casa’. Eppure, quello che con onestà dovrebbero dire è che le operazioni di polizia non sono mai mancate in quei territori. A essere mancato è tutto il resto: tutte le altre, fondamentali, manifestazioni in cui uno Stato degno di essere definito tale, fa sentire la propria presenza“.