Roberto Vannacci starebbe preparando la scissione dalla Lega. Ecco il piano che potrebbe cambiare gli equilibri della destra italiana.
Dopo le voci che vedevano Roberto Vannacci allontanarsi sempre di più dalla Lega, è arrivata la risposta definitiva. Il generale, infatti, si appresta a lanciare il suo nuovo partito. La mossa, che sta già creando tensioni all’interno della Lega, è stata discussa da Matteo Salvini e Giorgia Meloni durante un incontro riservato.
Il piano di Roberto Vannacci
Le prime avvisaglie della nascita del nuovo partito di Roberto Vannacci sono emerse durante il periodo di Ferragosto, quando i simpatizzanti del generale hanno ricevuto una comunicazione che parlava di una “nuova avventura politica”. Fabio Filomeni, presidente del comitato culturale vicino a Vannacci, ha confermato l’intenzione di trasformare il movimento in una vera e propria forza politica. Secondo indiscrezioni, il debutto ufficiale potrebbe avvenire durante un evento organizzato a Viterbo, città che ospiterà la festa nazionale del gruppo. Nonostante le smentite di un colpo di stato politico, il progetto ha già raccolto l’attenzione di diverse aree del Paese, con i coordinatori territoriali già in azione per strutturare il nuovo partito.
La sfida interna alla Lega
Mentre Vannacci consolida il suo seguito, all’interno della Lega si assiste a una crescente divisione. La vecchia guardia leghista, rappresentata da figure come Umberto Bossi e i governatori del Nord, potrebbe rompere definitivamente con la linea di Salvini, aprendo la strada a una nuova fase di scontro politico. Per Vannacci, questo scenario rappresenta l’opportunità perfetta per lanciare la sua “Opa” sulla Lega, con l’obiettivo di attrarre una base elettorale delusa e di capitalizzare il malcontento interno. Con il sostegno di militari ed ex ufficiali, il generale punta a creare una destra sovranista in grado di sfidare le attuali forze politiche.
I possibili nomi
Tra i possibili nomi del nuovo partito emergono “Patrioti Italiani” ed “Europa Sovrana”, due etichette che riflettono l’ambizione di Vannacci di rappresentare un’ala sovranista e patriottica della politica italiana. Il progetto è guidato da ex militari, ma riscuote interesse anche tra coloro che sono ancora in servizio, attratti dalle battaglie contro la NATO e dall’impegno per la verità sull’uranio impoverito.