Roccaraso, polemica tra il sindaco e un tiktoker napoletano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Roccaraso: dalla calma all’assalto turistico, il ruolo dei social media

Cabinovia funivia neve

Come una tranquilla località come Roccaraso sia stata trasformata da un’invasione turistica inaspettata. I dettagli.

Roccaraso, località sciistica abruzzese, è stata recentemente al centro dell’attenzione per il grande afflusso di turisti “mordi e fuggi”. La settimana precedente, l’arrivo di 250 pullman aveva generato disagi e polemiche, spingendo il sindaco Francesco Di Donato a introdurre misure di contingentamento. Per questa domenica, erano stati autorizzati 60 bus, ma solo 40 sono effettivamente arrivati, portando circa 2.500 persone, oltre agli 8.000 turisti sugli impianti sciistici.

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L’intervento del sindaco e il confronto con il tiktoker

Complici anche il maltempo e le nuove regole di accesso, la situazione è rimasta più controllata rispetto alla folla di 13.000 persone della settimana precedente. Tre bus, privi di autorizzazione, sono stati fermati e respinti al checkpoint di Castel di Sangro. Mentre altri hanno deciso di dirottare verso altre località abruzzesi e molisane.

Nel primo pomeriggio, i gruppi di visitatori hanno iniziato a ripartire anticipatamente a causa della pioggia. Il sindaco Di Donato, soddisfatto della gestione della giornata, ha dichiarato: “Un calo di presenze, ma il messaggio che deve passare non è quello che dobbiamo essere di meno. Il sistema approntato ha retto e diventa un modello anche per i prossimi weekend, fino al 2 marzo.”

Un punto di vista condiviso anche da Angelo Caruso, presidente della Provincia dell’Aquila e sindaco di Castel di Sangro: “Il sistema è stato dissuasivo per gestire la situazione.”

Tuttavia, la giornata non è stata priva di tensioni. Il tiktoker napoletano Anthony Sansone ha avuto un acceso confronto prima con Di Donato e poi con il deputato campano di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Borrelli. Sansone ha espresso il suo disappunto accusando il sindaco di aver danneggiato l’immagine dei napoletani: “C’avete buttato una ‘zeppata’, facendo capire che il popolo di Napoli è un popolo di ignoranti e di schifosi e non è così. Abbiamo portato qui 200 mila euro. Potete chiedere scusa al popolo napoletano?”

Il primo cittadino ha ribattuto con fermezza: “Noi amiamo Napoli: questa comunità è legata a Napoli e alla Campania ed è diventata grande grazie alla Campania. C’è bisogno naturalmente di rispetto nei confronti del territorio. Perché ti devo chiedere scusa? Non ti ho offeso. Vi vogliamo bene, forza Napoli e viva Napoli.”

Il dibattito tra commercianti e l’impatto mediatico

La polemica ha diviso anche gli esercenti locali. Alcuni commercianti hanno lamentato un calo di affari, attribuendolo alle restrizioni imposte dal sindaco: “Tutti hanno diritto di venire in montagna, non solo i ricchi che vanno sugli impianti a sciare: perdiamo incassi e dobbiamo buttare roba da mangiare.”

Altri, invece, hanno minimizzato la questione: “È tutto come le altre domeniche”, ha dichiarato un ristoratore, mentre un altro commerciante ha aggiunto: “Non ci sono lamentele.”

L’attenzione mediatica ha avuto ripercussioni anche sulla percezione della qualità degli impianti sciistici. Simona Di Padova, del Collegio regionale dei maestri di sci, ha espresso preoccupazione per le notizie circolate su alcuni giornali: “È avvilente, perché molte testate giornalistiche riferiscono che si scivola con le palette dove ‘non c’è neve’ a Roccaraso: ci stanno creando un danno enorme perché la neve sugli impianti c’è. È stato creato un allarmismo sbagliato.” Il tutto come riportato da ansa.it

In definitiva, l’episodio conferma il difficile equilibrio tra la gestione turistica e la tutela del territorio, in un’epoca in cui i social media possono rapidamente amplificare tensioni e polemiche.

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ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2025 12:23

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