Roccella: "La maternità surrogata è razzista"
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Roccella: “La maternità surrogata è razzista”

donna incinta pancia gravidanza

La ministra della Famiglia Roccella ha affermato che la maternità surrogata ha connotazioni razziste.

Ospite su Rete 4 al programma Zona Bianca, ieri la ministra della Famiglia Eugenia Roccella è tornata sull’argomento che sta facendo discutere, la maternità surrogata. Secondo la ministra questa sarebbe una pratica dalle connotazioni razziste perché viene scelto l’uomo attraverso una sorta di selezione della razza e quello di una donna nera costa meno di una donna bianca.

Nella maternità surrogata ci sono due donne: una dà gli ovociti, l’altra è il vero utero in affitto che deve avere altri requisiti come aver già partorito ed essere in buona salute” spiega Roccella. “Si sceglie chi dà l’ovocita attraverso una sorta di selezione della razza – la donna deve essere alta, bella, bionda, generalmente è dell’Est – l’ovocita di una donna nera costa molto meno di una donna bianca, con connotazioni evidentemente razziste.” Infine, specifica che “il costo dell’operazione è molto alto ma alle donne va una cifra relativa”.

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bambino con biberon
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“Sono convinta che i genitori omosessuali sono ottimi genitori”

La ministra interviene anche sulle famiglie arcobaleno, ovvero su famiglie omogenitoriali. “Sono convinta che i genitori omossessuali possono essere ottimi genitori, il punto non è questo. Il problema è come è arrivato quel figlio e il fatto che genitori dello stesso sesso, uomini in particolare, devono ricorrere a certe pratiche, in particolare all’utero in affitto” dice Roccella ricordando che l’utero in affitto, ovvero la maternità surrogata, è reato già oggi in Italia e lo è anche la propaganda di questa pratica.

Per questo motivo si va all’estero dove, ricorda Roccella “si affitta l’utero di una donna povera, tornando poi in Italia e chiedendo la trascrizione automatica del bambino. C’è la trascrizione per il padre biologico, per il secondo genitore la Corte di cassazione ha indicato un percorso, l’adozione nei casi particolari, per la maggior tutela del bambino e per la verifica del rapporto affettivo” spiega la ministra.

Oltre 250 coppie italiane ogni anno ricorrono alla maternità surrogata ma secondo la ministra nessuna donna vi ricorre se non ne ha bisogno perché se una donna tiene in grembo un bambino per 9 mesi, si crea un legame. “Non si può trattare la donna come contenitore” insiste Roccella sottolineando che nella sua tesi “non c’è nessuno smantellamento dei diritti gay si tratta dei diritti dei bambini non degli adulti, i diritti degli adulti sono rispettati sempre“.

Finora c’è stata troppa tolleranza riguardo alla maternità surrogata, secondo la ministra, perché queste persone hanno la certezza di non essere perseguite ma “ci dovrebbe essere più consapevolezza di cosa si va a fare sfruttando una donna bisognosa, è una questione di mercato, basta guardare su internet per vedere di cosa si tratta”.

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ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2023 10:48

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