380 i milioni non spesi dal Comune di Roma nel 2018. Soldi che saranno utilizzati nel prossimo biennio per lavori di manutenzione.
ROMA – Il mistero del Campidoglio raccontato da Il Messaggero. Secondo quanto scrive il quotidiano italiano, nella cassaforte del Comune di Roma ci sarebbero ben 380 milioni di euro non spesi. I soldi sarebbero rimasti per la lentezza degli uffici, con gare che rimangono ferme per mese o anche anni. Insomma dati che confermano le difficoltà da parte della giunta Raggi anche se in alcuni casi le colpe non sono tutte loro.
La speranza è che nel 2019 vengano utilizzati più soldi per permettere di risolvere alcuni problemi della Capitale. La giunta grillina spera di conservare nella cassaforte meno di 200 milioni di euro, fondi che potrebbero essere utilizzati per emergenze o per gli anni successivi.
Tra rinvii e smentite, nelle casse del Comune di Roma restano 380 milioni
Il Messaggero fa il punto della situazione su tutti gli interventi che sono stati rinviati dal Campidoglio al 2019 e al 2020. Dal rifacimento della tangenziale est fino alla messa in sicurezza e alla manutenzione straordinaria di diverse strade. Ma in programma ci sono altri lavori come il selciato di piazza Venezia oppure il rifacimento di scale mobili, ascensori e tapis roulant delle metro.
Si tratta di lavori che dovrebbero essere fatti nel prossimo biennio per consentire a Roma di risolvere almeno alcuni problemi come possono essere le buche o il faticoso accesso per disabili e non solo alle stazioni metro. Interventi che per la burocrazia lenta non sono riusciti ad essere completati in questo 2018 con ben 380 milioni di euro rimasti nelle casse del Campidoglio.
Ora la giunta grillina spera di poter riutilizzare questi fondi nei prossimi anni per completare tutti i programmi previsti per il 2019 e il 2020. Le polemiche non si placano ma il Comune si prepara a dare risposte ai cittadini.
