Torre Maura occupata: da Simone alla Raggi, cosa resta della protesta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Torre Maura occupata, cosa resta della protesta

Torre Maura

Dalla figura controversa di Simone a Virginia Raggi che in nome della sicurezza fa un passo indietro di fronte ai movimenti creando un pericolo precedente passando per Salvini: cosa resta della protesta di Torre Maura.

Ormai alle spalle il clima di tensione per le strade di Torre Mauro, quartiere di Roma in rivolta per tre giorni per protestare contro l’arrivo dei rom nel centro di accoglienza, quello che resta è il dibattito ideologico scatenatosi intorno alla vicenda.

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La figura emblematica della tre giorni romana è sicuramente Simone, il quindicenne che ha critica gli organizzatori della protesta accusandoli di alimentare e cavalcare un sentimento di intolleranza per scopi elettorali.

Torre Maura
fonte foto https://www.facebook.com/ForzaNuovaRoma

Torre Maura: Simone, ragazzino quindicenne, divide la politica e gli intellettuali

Il video che riprende Simone mentre discute con alcuni degli organizzatori della protesta è diventato virale in pochi minuti trasformando la protesta a Torre Maura in una questione ideologica a livello nazionale.

Ognuno ha dato a Simone il proprio ruolo e il proprio significato. C’è chi lo ha visto come la minoranza accerchiata dalla massa, c’è chi lo vede come un buonista e chi lo indica come un eroe della resistenza civile di fronte a una violazione dei diritti umani. C’è anche chi trascende dalla politica e si limita a criticare una padronanza del linguaggio non proprio eccelsa.

Chi ha deciso di fare di Simone un simbolo della genuinità da contrapporre alla deriva estremista è stata Virginia Raggi, che ha condiviso il video sulla propria pagina Facebook accompagnandolo a queste parole: “Ecco i veri cittadini di #TorreMaura. Grazie #Simone. I giovani sono il nostro futuro.A Roma non c’è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova”.

Di seguito il video condiviso sulla pagina Facebook della sindaca di Roma Virginia Raggi:

Grazie Simone. Nessuno deve rimanere indietro

Ecco i veri cittadini di #TorreMaura. Grazie #Simone. I giovani sono il nostro futuro. A Roma non c'è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova.ps Abbiamo oscurato il volto del minore per tutelarlo

Pubblicato da Virginia Raggi su Giovedì 4 aprile 2019

Torre Maura occupata, cosa resta della protesta

Alla fine, per questioni di sicurezza, Virginia Raggi ha ceduto il passo. Le persone destinate al locale centro di accoglienza sono state trasferite in altro luogo. Centinaia di persone si sono riunite in strada e hanno cambiato le cose. A prescindere se si consideri la causa giusta o sbagliata. A fare un passo indietro sono state le istituzioni, non i movimenti che, secondo la Raggi, a Roma non dovrebbero avere spazio. E la scelta prudente della sindaca potrebbe aver creato un pericolo precedente dando l’esempio alla protesta non proprio pacifica, fatta di cibo buttato pur non di darlo ai rom, insulti razzisti e saluti romani.

Anche i fatti di Torre Maura hanno in qualche modo ribadito le differenze tra Lega e Movimento Cinque Stelle. La Raggi ha eletto Simone a simbolo del quartiere, Roberto Fico ha dichiarato che il problema non sono i rom (“A Torre Maura non è un problema di rom, ma il problema è riuscire a far risollevare il quartiere e dargli speranza“) e Salvini, pur condannando ogni forma di violenza, ha ammesso che i rom sono un problema e che la sua missione è quella di chiudere ogni campo nomadi. Il tutto senza far gravare il fardello sulle periferie. Troppe voci e troppo discordanti per essere le due facce dello stesso governo.

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ultimo aggiornamento: 6 Aprile 2019 10:22

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