Romano La Russa, le manganellate a Pisa: “Avanguardia delle spranghe usate dai nonni”

Romano La Russa, le manganellate a Pisa: “Avanguardia delle spranghe usate dai nonni”

Parole decisamente discutibili quelle di Romano La Russa a proposito dei recenti episodi delle manganellate agli studenti a Pisa.

Si torna a parlare delle manganellate agli studenti di Pisa durante la manifestazione pro Gaza. A far discutere sono le parole di Romano La Russa, riprese da Repubblica e citate anche da SkyTg24. Le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sicurezza della Lombardia sono destinate a creare diverso clamore.

Romano La Russa

Manganellate a Pisa: il commento di Romano La Russa

In Consiglio regionale della Lombardia, come spiegato da Repubblica, ha visto, di fatto, la destra giustificare quanto avvenuto contro gli studenti che manifestavano a Pisa pro Gaza.

In modo particolare, durante la seduta in giunta, Romano La Russa avrebbe detto: “I minorenni che difendete li usate come avanguardie delle spranghe che cinquant’anni fa usavano i loro nonni”.

Una frase dura che l’uomo avrebbe usato verso l’opposizione nel corso del dibattito sulla mozione della Lega per esprimere “massima solidarietà a tutte le Forze dell’ordine” e una “ferma condanna a chi, snaturando i principi democratici, confonde la libertà di esprimere il proprio pensiero col diritto di impedire agli altri di esprimerlo”.

Alle parole di La Russa avrebbe poi replicato anche il Pd nella figura di Carmela Rozza: “Non voglio tornare a cinquant’anni fa quando eri il picchiatore di San Babila. La Resistenza l’hanno fatta i partigiani sulle montagne e voi non c’eravate”, le sue parole riprese sempre da Repubblica citata da SkyTg24.

La mozione

Tale mozione mossa dal leghista Davide Caparini, primo firmatario, è arrivata, come detto, dopo i fatti di Pisa ma anche quelli accaduto in via Padova a Milano dove sono andati in scena forti tensioni tra la polizia e i manifestanti in occasione di un evento organizzato dalla Lega.

“La sinistra è sempre dalla parte sbagliata, non c’è stato ancora alcun tipo di solidarietà in merito all’aggressione violenta da parte dei centri sociali alla polizia e ai pacifici manifestanti di via Padova, ma anche alla Sardone che presentava il suo libro. Ricordo che l’aggressione ha portato a due poliziotti feriti che sono stati ricoverati per lesioni, oltre alle innumerevoli offese che hanno dovuto subire”, avrebbe sostenuto Caparini.