Rosa Fabbiano, silenzio sull’omicidio della madre

Rosa Fabbiano, silenzio sull’omicidio della madre

Accusata dell’omicidio della madre 84enne, Rosa Fabbiano resta in silenzio. Potrebbe essere disposta la perizia psichiatrica.

A compiere il delitto sarebbe stata la figlia della donna, Rosa Fabbiano, un’operaia. Avrebbe usato una sega da falegname, ed avrebbe anche tentato di bruciare i resti del corpo di sua madre. Si pensa alla possibilità della richiesta di una perizia psichiatrica da parte dell’avvocato della donna, che sarebbe “devastata” dalla vicenda.

L’omicidio è accaduto presumibilmente due mesi fa. Ancora non sono note le motivazioni che abbiano spinto la donna a compiere un gesto così estremo. Rosa Fabbiano, questo il nome dell’assassina, è accusata di aver ucciso sua madre di 84 anni, Lucia Cipriano. Dopo l’omicidio, ha fatto a pezzi il corpo di sua madre e lo ha lasciato lì nella vasca da bagno della sua abitazione in via Boves, a Melzo, una città di Milano.

L’indagata non ha rilasciato dichiarazioni. Rosa Fabbiano ha 58 anni e ha due figli. Faceva l’operaia in un maglificio situato nella zona in cui è residente. La donna si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere, nel momento in cui il gp Giulio Fanales ha proceduto con l’interrogatorio. Secondo quanto dichiarato da Daniele Brambilla, l’avvocato dell’accusata, Rosa Fabbiano sarebbe “devastata”.

L’accusa nei confronti della donna è di omicidio e vilipendio, ed occultamento di cadavere. Il suo interrogatorio si è svolto durante la mattinata di domenica 29 maggio nel carcere di San Vittore. In sede dell’interrogatorio c’erano il gp Giulio Fanales ed il procuratore Laura Pedio, insieme alla pm Elisa Carducci. La donna, di cui è già stato predisposto il fermo, non ha detto una parola durante l’interrogatorio.

Polizia locale

Il silenzio durante l’interrogatorio

Le uniche parole pronunciate dalla donna davanti ai carabinieri sono state: “Non ce la facevo più, ho fatto un disastro”. Il cadavere di sua madre è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione. Secondo le ricostruzioni effettuate fino a questo momento, e secondo quanto noto, la donna avrebbe soffocato Lucia Cipriano con il cellophane, per poi farla a pezzi con una sega, provando anche a bruciare i resti. Infine, la donna, avrebbe lasciato il cadavere dentro la vasca da bagno ricoperto dal materiale plastico.

Secondo quanto ricostruito dal pm, Rosa Fabbiano avrebbe accompagnato sua madre, che era affetta da demenza senile, nel bagno della casa per poi sistemarla nella vasca. Lì, le avrebbe ricoperto la testa con del cellophane e del nastro adesivo, provocandone il soffocamento.

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