Muore suicida Rosario Curcio, uno dei killer di Lea Garofalo
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Muore suicida Rosario Curcio, uno dei killer di Lea Garofalo

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Trovato impiccato nella sua cella, il 47enne Rosario Curcio è morto dopo due giorni di ricovero in terapia intensiva.

E’ morto Rosario Curcio, uno degli assassini della testimone di giustizia Lea Garofalo, la 35enne uccisa nel dicembre del 2014. Era stato condannato all’ergastolo nel carcere di Opera, a Milano, dove nei giorni scorsi è stato trovato impiccato nella sua cella.

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La morte di Rosario Curcio

Nella serata di mercoledì 28 giugno, Rosario Curcio è stato trovato impiccato nella sua cella. E’ stato trasportato all’ospedale San Paolo, dove è stato ricoverato in terapia intensiva: qui però è deceduto dopo due giorni. Al momento sono in corso accertamenti sul suo decesso.

Il 47enne, originario di Petilia Policastro (Crotone), era stato arrestato nel 2010 insieme all’ex compagno di Garofalo, Carlo Cosco, e condannato definitivamente all’ergastolo per la morte e la distruzione del cadavere della 35enne nel dicembre del 2014.

Secondo le ricostruzioni, con i Cosco Rosario Curcio aveva partecipato alle attività criminali del gruppo: spaccio di droga, usura, estorsioni, minacce e violenza. Non aveva invece partecipato, nel maggio del 2009, al tentativo di sequestro della stessa Garofalo.

L’omicidio di Lea Garofalo

Nel 2002 Lea Garofalo, insieme a sua figlia Denise, fu inserita nel programma di protezione testimoni. La donna aveva deciso di raccontare ai magistrati le attività di spaccio della famiglia Cosco e la faida con la sua famiglia che aveva portato alla morte del fratello Floriano Garofalo, nel 2005.

Garofalo è fuggita da Petilia Policastro, rifugiandosi a Campobasso. Qui, nell’aprile del 2009 – uscita dal programma di protezione – è riuscita ad evitare un primo agguato. Il 24 novembre 2009, però, a Milano incontra l’ex fidanzato Carlo Cosco.

Quel giorno le telecamere l’hanno ripresa per l’ultima volta camminare con la figlia in città, dopodiché il suo cadavere è stato ritrovato nel quartiere San Fruttuoso a Monza, dove era stato dato alle fiamme per tre giorni.

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ultimo aggiornamento: 30 Giugno 2023 16:53

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