Il doppio attacco di Rosy Bindi a Giorgia Meloni e Elly Schlein. Le parole della nota politica che non lasciano spazio a interpretazioni.
Dopo le parole su Fratelli d’italia che “affianca la mafia”, Rosy Bindi è tornata a dire la sua sulle tematiche di stretta attualità. La nota politica ha avuto modo di essere intervistata da La Stampa dove non sono mancati passaggi piuttosto forti sia per gli esponenti al Governo, Giorgia Meloni su tutti, ma anche sulla segretaria del Pd, Elly Schlein.

Rosy Bindi e il discorso bugiardo di Giorgia Meloni
Tra i vari passaggi dell’intervista a La Stampa, la Bindi ha punzecchiato la Premier Meloni dopo il suo intervento al Metting di Rimini. Per l’ex ministra, la Presidente del Consiglio “è stata più abile che bugiarda. È un complimento vero: siccome ho trovato il suo discorso molto bugiardo, significa che è stata abilissima”. Il motivo? “Intanto perché liscia il pelo al pubblico a cui sta parlando”.
E spiegando nel dettaglio la propria visione, la Bindi ha aggiunto: “Deve farla finita con la condanna di Israele seguita da nulla. Interrompa i rapporti, compia gesti concreti. È tanto amica di Trump? Faccia pressione su di lui perché intervenga”.
L’affondo su Elly Schlein e il Pd
Nel colloqui con La Stampa, non sono mancati passaggi taglienti anche verso il mondo della sinistra e nello specifico sul Pd e su Elly Schlein. “Manca sicuramente la gamba centrista, perché al momento quell’area è monopolizzata da Calenda e Renzi. Solo che il primo è un centro mobile, e il secondo, anche se sta facendo di tutto per farsi accettare, non basta con il suo 2 per cento. Inoltre, su di lui consiglierei prudenza”.
E sul perché la Schlein non riesca ad avvicinare una parte di elettorato, specie quello cattolico, la Bindi ha detto: “Diciamo che le va chiesto cosa sta facendo per tenere i rapporti con quel pezzo importante del Paese. E magari le va chiesto anche di praticare più collegialità nelle decisioni”.
Diversi dubbi anche sul recente operato della segretaria dem, specie in chiave elezioni regionali in Campania: “Qualche dubbio sul compromesso campano ce l’ho. Mi sarei aspettata più schiena dritta dal Pd, che ha fatto l’accordo con De Luca, ma anche dai Cinque stelle, che accettano di candidare Fico a queste condizioni”.
A domanda precise se la Schlein abbia tradito la promessa di cambiamento, la Bindi ha replicato: “Se vinci le primarie promettendo di liberare il partito dai cacicchi, magari non lo consegni ai loro figli!”.