Violenza contro l'ex compagna: Rudy Guede sotto sorveglianza speciale
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Violenza contro l’ex compagna: Rudy Guede sotto sorveglianza speciale

giudice martello tribunale

Rudy Guede è sottoposto a sorveglianza speciale per violenza su un ex compagna.

Rudy Guede, cittadino ivoriano di 36 anni, precedentemente condannato per l’omicidio di Meredith Kercher avvenuto nel novembre del 2007, è nuovamente sotto l’occhio vigile della giustizia italiana. Il tribunale di Roma ha imposto a Guede la sorveglianza speciale, una misura che segue il suo rilascio nel 2023 dopo circa 13 anni di detenzione.

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Rudy Guede: la nuova misura di sorveglianza

Questa decisione arriva in seguito all’applicazione, da parte della procura di Viterbo, di un braccialetto elettronico e del divieto di avvicinamento verso un’ex compagna, che lo aveva denunciato per episodi di violenze. La storia di Guede è segnata da un passato turbolento, tra cui la sua condanna per l’omicidio di Kercher, studentessa inglese, che ha scosso l’opinione pubblica e attirato l’attenzione internazionale.

L’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto in una tranquilla casa di Perugia, ha visto Rudy Guede, allora 22enne, come uno dei principali imputati. Guede, adottato da una famiglia di Perugia e appassionato di basket, è stato descritto come una figura conosciuta in alcuni ambienti non proprio rispettabili.

Le controversie sull’omicidio di Meredith Kercher

Tuttavia, il suo legale, Walter Biscotti, ha sottolineato come Guede non avesse mai ricevuto condanne prima dell’omicidio di Kercher. La vicenda ha rivelato intricati dettagli sulla notte del delitto, con Guede che ha fornito una versione dei fatti che lo vedeva coinvolto in un rapporto consensuale con Kercher, interrotto da un improvviso malore che lo ha costretto a rifugiarsi in bagno. Proprio in quel momento, sostiene di aver udito una lite e di aver assistito all’aggressione a Kercher da parte di Raffaele Sollecito, cercando invano di intervenire.

La procura, tuttavia, ha messo in dubbio la sua narrazione, evidenziando la mancanza di prove su un appuntamento galante e sollevando la possibilità di un rapporto sessuale non voluto. Ulteriori indizi hanno portato a considerare Guede non come un semplice testimone, ma come partecipante attivo alla tragedia, complice la sua fuga all’estero subito dopo il delitto.

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ultimo aggiornamento: 9 Febbraio 2024 16:16

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