Bielorussia, censurata l’opera di George Orwell

Bielorussia, censurata l’opera di George Orwell

La Bielorussia ha censurato l’opera intitolata La fattoria degli animali di George Orwell, in cui gli oligarchi russi sono paragonati a maiali.

La Bielorussia bandisce il romanzo distopico di George Orwell scritto nel 1984, dopo ben 70 anni dalla pubblicazione. Il regime russo ha ordinato il ritiro dell’opera da ogni libreria, sia fisica che online. Anche il semplice fatto di possederne una copia risulterà un crimine in Russia.

Nel suo romanzo La fattoria degli animali scritto nel 1945, l’autore inglese George Orwell allegorizza la rivoluzione russa del 1917. L’opera si riferisce a quando l’autocrazia zarista fu espulsa e i bolscevichi salirono al potere e il tradimento incrementale della rivoluzione dei suoi sostenitori sotto il dittatore Joseph Stalin. Attraverso l’uso delle favole, George Orwell racconta una storia da cortile, scegliendo i leader rivoluzionari Vladimir Lenin, Leon Trotsky e Stalin descrivendoli come maiali. Questi, insieme ad altri animali da fattoria come cavalli e galline, si ribellano contro la tirannia del contadino simile a uno zar Mr. Jones. La storia è ambientata in una piccola fattoria inglese. Secondo la storia, mentre i  maiali li sfruttano di nuovo, faticano pateticamente giorno dopo giorno nella convinzione di trasformare la fattoria in una repubblica.

Il contesto dell’opera

George Orwell scrisse il romanzo alla fine della seconda guerra mondiale. L’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche veniva acclamata dalle forze alleate per le sue vittorie nei confronti della Germania nazista a Stalingrado e Kursk. Proprio per questo motivo, per l’autore è stato difficile trovare una casa editrice disposta a pubblicare l’opera. Il romanzo fu un successo in Inghilterra nel 1945.

La notizia del divieto di possedere l’opera è pervenuta da fonti ucraine. Secondo la giornalista del Kyiv Independent Anastasia Lapatina, “tutti i divieti sulla letteratura sono orrendi, ma lo sono ancora di più quando riguardano un libro che descrive perfettamente i nostri vicini”.

Quattro giorni fa l’editore Andrey Yanushkevich e un suo collega sono stati addirittura arrestati. Accusati di possedere 200 copie del romanzo, i due sono finiti in carcere.