Il partito di Putin ha vinto le elezioni amministrative a Mosca. Tuttavia, Russia Unita è scesa da 40 a 25 eletti, perdendo un terzo dei voti.
MOSCA – Si sono svolte in Russia le elezioni amministrative nella capitale. Il test era molto atteso per osservare la tenuta della maggioranza putiniana e il risultato delle opposizioni.
Mosca, Russia Unita vince ma è in calo
Il dato, a spoglio terminato, è chiaro: Russia Unita, il partito di Putin, ha perso un terzo dei seggi, passando da 40 a 25 eletti. In ogni caso, la maggioranza è salda, dato che la Duma è composta da 45 seggi. Il sindaco Serghei Sobyanin può contare anche sull’appoggio della fazione “Mosca Mia”, che ha visto i suoi tre candidati rieletti.
Opposizioni in crescita
All’opposizione spetteranno i restanti 20 seggi. Il voto è andato particolarmente bene per il Partito Comunista che ha visto la vittoria di 13 suoi candidati. Bene anche il socialdemocratico Yabloko, che ha eletto tutti e tre i suoi candidati, così come, per la prima volta, Russia Giusta. L’indipendente Darya Besedina, sostenuta da Yabloko, ha vinto nell’ottavo distretto. Rieletti 9 candidati di Russia Unita, registrati come indipendenti. Fuori il capo a Mosca del partito, Andrei Metelsky.Sono tutti dati riferiti dall’agenzia Interfax.
Proteste e affluenza
Questo voto è stato caratterizzato fin da giugno da moltissime proteste e manifestazioni anti-governative. Le autorità, infatti, avevano escluso i candidati meno graditi (tra cui l’oppositore Aleksey Navalny) con il pretesto che gli elenchi con 5 mila firme che ciascuno doveva presentare erano scorretti o imprecisi.
L’affluenza al voto è stata molto bassa (pari al 21,77%, nonostante la sperimentazione del voto elettronico) e ci sono state molte polemiche per la mancanza di exit poll.