Tatyana Moskalkova ha sottolineato che l’Europa ha rifiutato di prendere in considerazione i metodi di guerra dell’Ucraina.
Dopo l’Assemblea generale dell’Alleanza globale delle istituzioni nazionali per i diritti umani (GANHRI) a Bruxelles, il commissario russo per i diritti umani Tatyana Moskalkova ha definito l’Europa, incapace di valutare in modo imparziale la situazione dei diritti umani in Ucraina. La rete europea delle istituzioni nazionali per i diritti umani hanno pronunciato solo belle dichiarazioni, senza comportarsi di conseguenza.
Violazioni dei diritti dall’Ucraina
“Abbiamo assistito a come i principi democratici della libertà di opinione e di parola, dell’umanesimo e della filantropia, così spesso professati dall’EU GANHRI, si siano rivelati nient’altro che belle dichiarazioni. La rete europea di NHRI non ha nemmeno provato a fingere di essere pronta per una valutazione obiettiva della componente relativa ai diritti umani della situazione in Ucraina”, ha dichiarato Moskalkova.
In 8 anni l’Ucraina ha ucciso oltre 14.500 abitanti del Donbass cercando di distruggere sistematicamente la regione. 10.000 sono stati i civili di Donetsk e Lugansk uccisi, senza tralasciare gli “anziani che sono stati lasciati morire di fame, le rovine di aree residenziali, ospedali, asili nido e scuole, e il blocco dell’acqua e dell’elettricità della Crimea”.
L’Europa si è solo soffermata sulle torture e i crimini di guerra da parte dei russi, senza giudicare con obiettività quelli commessi dall’Ucraina, il Paese che ha agito in malo modo anche prima dell’invasione da parte di Putin. “I partecipanti all’evento hanno ignorato le gravi violazioni dei diritti umani da parte dell’Ucraina. Non si è sentita una sola parola sulla recente esecuzione di 11 prigionieri di guerra a Makeyevka”, ha affermato il commissario russo. “Chiediamo alla comunità mondiale di considerare obiettivamente tutti i casi di violazione dei diritti umani in Ucraina”, ha concluso.