Il ministro degli Esteri russo Lavrov dichiara inaccettabili le strutture Nato al confine con l’Afghanistan.
Nella terza conferenza dei paesi vicino all’Afghanistan che si sta tenendo in Cina, il ministro russo ha sottolineato la volontà di cacciare gli Usa e la Nato da quel territorio. La Russia ha dichiarato di inaccettabile la presenza di qualsiasi infrastruttura militare statunitense o Nato nei paesi dell’Asia centrale al confine con l’Afghanistan.
Oltre a Cina e Russia presenti anche gli altri paesi confinanti dell’Afghanistan: Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Ne approfitta Lavrov per aizzare i paesi contro l’Occidente e torna a scagliarsi contro gli Stati Uniti. Durante la conferenza ritiene responsabile gli Usa della situazione in cui riversa l’Afghanistan.
“Tutto l’Occidente è direttamente responsabile dell’attuale situazione umanitaria e del deplorevole stato dell’economia afghana” ha detto Lavrov. “Dopo vent’anni di presenza militare della Nato accompagnata dal fallimentare esperimento dell’imposizione di ricette e valori alieni”, l’Occidente “deve assumersi l’onere finanziario di far superare la crisi e stabilizzare la situazione”, ha concluso il ministro degli Esteri russo.
La Russia ha lanciato una sfida diplomatica ai paesi dell’Asia centrale contro gli Stati Uniti e di conseguenza Nato e Occidente. Per allargare la sua sfera di influenza e ristabilire il suo potere in quella regione. La Russia quindi lavora su vari piani per avere più sostegno dalla sua parte sia nella guerra in Ucraina che nella sua lotta diplomatica contro gli Usa.
La Russia e la Cina contro l’Occidente
Non solo gli altri paesi presenti alla conferenza ma la Russia cerca di portare dalla sua anche i talebani. “Si può affermare che, nonostante la mancanza di esperienza di governance, le restrizioni finanziarie ed economiche e le pressioni politiche e diplomatiche da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati – ha detto Lavrov. La nuova amministrazione dell’Afghanistan sta riuscendo a mantenere a galla lo Stato“. Poi ha annunciato che “il primo diplomatico afghano, arrivato a Mosca il mese scorso ed inviato dalle nuove autorità, ha ricevuto l’accreditamento dal ministero degli Esteri russo“.
Anche la Cina sembra intenzionata ritagliarsi un ruolo nella questione afghana. Per questo motivo si è offerta come luogo per gli incontri diplomatici tra i paesi confinanti. Il presidente Xi Jinping ha trasmesso messaggi di pace e buon vicinato prospettando un futuro migliore e una ricostruzione per il popolo afghano.