Oggi ci sarà il Consiglio d’Europa a Parigi ma la Russia non parteciperà. Mosca esce dal Consiglio a causa dell’ostilità dell’Occidente.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov al termine dei negoziati in Turchia ha fatto sapere che la Russia ha deciso di uscire dal Consiglio d’Europa. “Il corso degli eventi è diventato irreversibile – scrive in una nota – e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”.
“I membri dell’Unione Europea e della Nato, che sono ostili nei confronti della Russia stanno abusando della loro assoluta maggioranza nel comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell’Occidente. Lasciamo che si divertano tra loro senza la compagnia della Russia” dichiara così il ministro Lavrov.
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, il Comitato dei ministri aveva deciso di sospendere la Russia dal Comitato dei ministri e nell’Assemblea parlamentare.
Il significato che ha il gesto della Russia
L’uscita della Russia dal Consiglio d’Europa significa che rinuncia sia alla Carta del CE e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il vice presidente del Consiglio russo ci ha tenuto ha sottolineare che però non significa che la Russia introdurrà di nuovo la pena di morte. “Abbiamo la nostra costituzione e la nostra Corte Costituzionale. Le decisioni sulla pena di morte non dipendono da obblighi nei confronti del Consiglio d’Europa”. Né tantomeno implica il ritiro da tutte le sue istituzioni. La sospensione non è definitiva ma temporanea, sono lasciati aperti tutti i canali di comunicazione.
Il Consiglio d’Europa, nato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale per evitare il ripetersi della storia, è un istituzione sovranazionale di cui fanno parte 47 Stati e ha come obiettivo quello di tutelare i diritti umani, eliminare ogni discriminazione, rispettare la parità di genere e la libertà di espressione.
Per la Russia però non ha alcun significato il Consiglio d’Europa né ne ha bisogno. Come sottolinea il parlamentare Tolstoj: “La Russia rimarrà il più grande Paese europeo, senza il quale nessun Consiglio d’Europa è semplicemente possibile o necessario. Perché non ci sarà verità in esso”.