Perché in Russia si comincia a parlare della guerra in Ucraina come una “missione compiuta”? Scopriamolo insieme.
La guerra in Ucraina non sembra fermarsi, eppure i russi hanno una visione del conflitto diversa rispetto agli occidentali. In Russia, si inizia a parlare di “missione compiuta” in Ucraina. Come mai? Stando al Guardian, tutto è legato all’annuncio di Sergej Shoigu in merito alla creazione di un “ponte di terra” tra il sud dell’Ucraina e la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. Queste le parole dell’esperto Mathieu Boulègue in merito alla questione.
Le dichiarazioni dell’esperto
“Stabilire un ponte di terra – ha dichiarato Mathieu Boulègue al Guardian – era un obiettivo dichiarato della guerra russa. È tutto territorio occupato. Ha senso militarmente che il Cremlino voglia controllare il territorio del Sud. Lo sottometterà perché non può controllarlo politicamente. Tale assoggettamento sta avvenendo su un duplice binario con il cambiamento dei programmi scolastici, l’introduzione del rublo e nuove strutture politiche, e la cosiddetta “passaportizzazione” imposta con i suoi sforzi militari e di sicurezza”. Da ciò, se la Russia annuncia che il “ponte di terra” è finito, questo è molto importante, in quanto è un “momento di missione compiuta”.
“È un segnale importante, incluso il fatto che è stato Shoigu a fare l’annuncio. Si tratta di propaganda: per dire che tutto sta andando secondo i piani”, ha inoltre detto Boulègue, il quale ritiene inoltre che l’annuncio possa far pensare al desiderio, da parte dei vertici del Cremlino, di finire il periodo di “intensi combattimenti di guerra” tra Russia e Ucraina. Da ciò, non si tratterebbe semplicemente di propaganda interna legata allo svolgimento del conflitto: potremmo finalmente vedere una lenta demilitarizzazione da parte delle truppe russe, nonché una possibile svolta per quanto riguarda i negoziati di pace tra l’entourage di Vladimir Putin e quello di Volodymyr Zelensky?