Ammonta a 122.170 il numero dei soldati delle truppe di Russia deceduti da quando è scoppiato il conflitto.
Stando a quanto riferito attraverso il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, le truppe di Russia hanno subito nell’ultimo giorno una perdita di 690 uomini. Ammontano così a 122.170 le perdite totali subite dalla Russia dall’inizio del conflitto, quando il Cremlino ha invaso l’Ucraina il 24 gennaio.
I militari ucraini hanno riferito che le perdite russe ammontano a “122.170 uomini, 3.152 carri armati, 6.284 mezzi corazzati, 2.148 sistemi d’artiglieria, 448 lanciarazzi multipli, 220 sistemi di difesa antiaerea”, scrive l’Adnkronos.
335 giorni di guerra
Ad oggi la guerra tra Russia e Ucraina giunge al 335esimo giorno. Quella che doveva essere una guerra lampo da concludersi nel giro di un solo mese, si è trasformata in una vera e propria guerra di logoramento che sta perdurando ormai da quasi un anno. Il 14 febbraio scorso la Russia attacco l’Ucraina.
Recentemente gli Stati Uniti – in seguito ad un incontro tra Biden e Zelensky – hanno inviato un pacchetto di armi all’Ucraina. Adesso Washington ha autorizzato un secondo invio di armi nel giro di un mese, attraverso il quale ha autorizzato la fornitura a Kiev di altri 2 miliardi e mezzo di dollari di armi.
Anche altri nove Paesi hanno promesso all’Ucraina l’invio di carri armati. Non è mancata la risposta del Cremlino, che continua ad accusare l’Occidente di non voler porre fine alla guerra. Mosca annuncia “conseguenze negative con nuovi tank a Kiev”.
Nel frattempo Mosca “ha intercettato al nemico” missili anticarro “Milan”, di fabbricazione italiana, che “aiutano i difensori della Repubblica Popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini”. La notizia emerge in seguito ad un annuncio dell’ambasciata russa in Italia. Ma Zelensky interviene: “La Russia terrorista non otterrà nulla”.