In Russia, Muslim Khuchiev ha proposto di vietare l’insegnamento della teoria di Darwin nelle scuole, sostenendo che va contro la religione.
La teoria di Darwin è nuovamente sotto attacco in Russia. Recentemente, Muslim Khuchiev, assistente del primo ministro russo Mikhail Mishustin ed ex primo ministro ceceno, ha richiesto il divieto dell’insegnamento della teoria darwiniana nelle scuole. Durante una riunione del Comitato panrusso dei genitori, Khuchiev ha dichiarato: “Tutti sanno che questa è una teoria errata, va contro la religione. Questo è il primo passo, credo, nel decadimento spirituale dei bambini. Dobbiamo rimuoverlo”. Secondo Khuchiev, la teoria di Darwin “contraddice l’educazione religiosa” e rappresenta una minaccia ai valori spirituali e culturali del Paese.
La posizione della Chiesa ortodossa russa e degli oligarchi religiosi
La proposta di Khuchiev ha trovato il supporto di figure influenti nel panorama religioso e mediatico russo, come Konstantin Malofeev, proprietario del canale televisivo Tsargrad e noto come “l’oligarca ortodosso”. Malofeev sostiene che il sistema educativo russo debba riflettere i valori tradizionali, mettendo in guardia contro l’influenza occidentale. Ha affermato: “Guardiamo cosa accade nell’Occidente disorientato che si è allontanato da Dio… Se non vogliamo lo stesso futuro per i nostri figli, è tempo di cambiare il percorso scolastico”.
Queste posizioni rispecchiano una tendenza crescente in Russia, dove la Chiesa ortodossa russa ha sempre criticato apertamente la teoria dell’evoluzione. Nel 2019, Dmitry Smirnov, capo della Commissione patriarcale per gli affari familiari, ha definito la teoria di Darwin “completamente non scientifica”, invitando a preferire l’insegnamento biblico. Questo movimento anti-Darwinismo è parte di un più ampio tentativo di allineare l’educazione ai principi religiosi, riflettendo una visione del mondo conservatrice e nazionalista.
Le implicazioni educative e culturali della proposta della Russia di Putin
La possibile eliminazione della teoria dell’evoluzione dalle scuole russe solleva preoccupazioni sul futuro della scienza e dell’educazione nel Paese. Gli esperti temono che un approccio educativo basato su principi religiosi piuttosto che scientifici possa compromettere lo sviluppo critico e la comprensione del mondo naturale tra i giovani russi. Inoltre, questa mossa potrebbe isolare ulteriormente la Russia dal resto della comunità scientifica internazionale, rafforzando una narrazione che privilegia la tradizione e la fede rispetto all’evidenza empirica.
La proposta di Khuchiev rappresenta un ulteriore passo verso la ridefinizione dell’identità culturale russa sotto il governo di Putin, con un chiaro rifiuto delle influenze occidentali e un forte sostegno alle radici religiose. Tuttavia, resta da vedere se questa iniziativa troverà il consenso necessario per essere attuata e quale impatto avrà sul futuro dell’istruzione russa.