I bombardamenti a est continuano ma arriva la conferma dell’utilizzo delle armi al fosforo da parte dell’esercito russo.
L’intelligence britannica ha diffuso una preoccupante notizia sulla guerra in Ucraina. La Russia ha utilizzato le armi al fosforo nel Donbass e potrebbe utilizzarle anche a Mariupol. “L’uso in precedenza da parte delle forze russe di munizioni al fosforo nella regione di Donetsk solleva la possibilità che possano essere utilizzate a Mariupol mentre i combattimenti si intensificano”, ha riferito il ministero della difesa britannico.
Continuano i bombardamenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk dove è iniziata l’aggressione russa, a est del paese. L’esercito russo ora si è concentrato su questa zona dell’Ucraina intensificando le forze lì abbandonando Kiev e le altre città più occidentali. Le forze ucraine però stanno respingendo gli attacchi, come riporta la stessa intelligence britannica. Gli ucraini hanno respinto numerosi assalti, provocando la distruzione di carri armati, veicoli e attrezzature di artiglieria russi.
I rischi per l’aumento di vittime tra i civili però crescono a causa della scelta russa di utilizzare “bombe non guidate”. Le armi al fosforo bianco che potrebbero utilizzare i soldati russi nella città assediata di Mariupol sono armi illegale e altamente pericolose per i civili. Queste armi possono essere usate solo a scopo di illuminazione o per spaventare il nemico.
Il pericolo delle armi al fosforo
Il fosforo bianco è molto pericoloso perché altamente tossico sia se ingerito che inalato. Porta in brevissimo tempo ustioni gravi e dolorose provocando la necrosi fino alle ossa. Per questo motivo la Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali” del 1980 ne ha vietato l’uso. Non è l’unica arma illegale e vietata che in questo conflitto ha utilizzato la Russia. A differenza delle bombe a grappolo però la Russia ha firmato questa convenzione, quindi starebbe utilizzando armi che ha deciso di vietare.