Russiagate e F35: i nodi che il premier Conte deve chiarire

Russiagate e F35: i nodi che il premier Conte deve chiarire

Dal caso Russiagate alla lite sugli F35: il premier Conte sarà chiamato a chiarire diversi nodi nei prossimi giorni. E la delega ai Servizi resta.

ROMA – Dal caso Russiagate alla lite sugli F35. Il premier Conte nelle prossime settimane sarà chiamato a chiarire (davanti il Cospasir) diversi punti. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il presidente del Consiglio dovrà spiegare il presunto ruolo degli Agenti Segreti sui contatti con Washington e la lite sui caccia. E il primo ministro ha deciso confermare la delega ai Servizi.

Il caso Russiagate: i nodi da chiarire

La vicenda risale a Ferragosto quando il direttore del Dis, Gennaro Vecchione ha incontrato Barr con il ministro americano che ha chiesto un aiuto sull’inchiesta del Russiagate per cercare di smentire le accuse del procuratore Mueller.

Nulla di strano almeno fino al 27 settembre 2019 quando l’esponente del governo di Trump è tornato a Roma accompagnato dal procuratore John Durham. I due si sono presentati all’appuntamento con le domande che vertevano sul ruolo dell’Università Link Campus nel Russiagate. Secondo quanto precisato dal Corriere della Sera proprio il ruolo del professore maltese Joseph Mifsud è al centro dell’indagine. E’ stato lui ad avvisare Trump sulla presenza dell’indagine russa sui Clinton. Da chiarire il ruolo dei servizi segreti italiani.

Giuseppe Conte (fonte foto: https://www.facebook.com/pg/GiuseppeConte64)

Gli F35

Il presidente del Consiglio dovrà inoltre chiarire anche la sua posizione sugli F35. Le rassicurazioni qualche giorno dopo il viaggio di Barr da parte del premier non convincono molto le opposizioni e Luigi Di Maio. Per questo Conte è atteso nelle prossime settimane al Copasir per spiegare meglio la vicenda.

Il primo ministro italiano ha sempre dimostrato grande tranquillità sul caso e non è da escludere che in futuro qualche testa possa cadere a Palazzo Chigi. Anche se Vecchioni, amico del premier Conte, non dovrebbe essere a rischio.

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